Dimitri Tsykalov nasce a Mosca ed è qui che ha luogo la sua formazione artistica presso lIstituto Poligrafico dal 1982 al 1988.
La sua produzione è fortemente influenzata dalla grafica, così come si evince dalla scelta dei soggetti e dal modo di comporli, ma ciò che caratterizza maggiormente i suoi lavori è la scelta dei materiali.
Dimitri si serve di materie vive o meglio biologiche cioè appartenenti al panorama della vita-bios e della natura quali ad esempio legno, frutta, ortaggi e carne animale.
Le sue composizioni hanno come risultato un enorme effetto visivo, sono immagini che mirano a sconvolgere e a permanere oltre lo sguardo.
Cominciano dalla carne ed è proprio nella carne che lasciano il loro segno.
Trovandoci ad osservare i suoi scatti non possiamo che sentirci segnati sin giù nelle viscere, sia in senso letterale che in senso lato. E immediatamente intuibile il significato di tale produzione, un forte impatto emotivo, di opposizione, di denuncia contro ciò che maggiormente mette a rischio luomo: luomo stesso!
Ed ecco che le armi, strumenti di distruzione, produzione tutta umana, atte a uccidere ad eliminare la vita in scontri di guerra, su campi che vede schierati esseri della stessa specie luno contro laltro, assassini di cui spesso si perde anche il senso, ma queste immagini un senso ce lo riportano deciso e scandito in tutte le sue sfumature e ripercussioni.
Le armi diventano anchesse carne, trasfigurazione di ammassi di corpi morti e sanguinanti. Non più rappresentazione di se stesse, ma del loro scopo.
Le figure che le indossano a loro volta si fanno portatrici di morte e soprattutto di morti, diventa dunque inscindibile lunione tra mezzo e fine.
Un fine ingiustificabile così come il suo mezzo!
Dimitri Tsykalov
Scritto da Enrico Zecchini e Annalusi Rapicavoli