Edouard Sepulchre è un fotografo francese che ha deciso di scoprire i territori tra il Maghreb e il Medio Oriente pedalando chilometri e chilometri sulla sua bicicletta, una mano sul manubrio e una sulla macchina fotografica pronta a scattare. Tutte le sue fotografie, poi, le ha racchiuse nella serie intitolata Dryland, una terra immaginaria dove tutto potrebbe essere possibile, ma qui il tempo sembra essersi fermato, lasciando tutto a metà, incompiuto.
Tra la sabbia, il cielo e le montagne, però si possono vedere le prove della presenza umana, costruzioni quasi abbandonate, segni di ruote sulla strada sterrata, a volte qualche ambulante o qualche insegna.
“L’Occidente americano è al centro del mio fascino per i deserti e i luoghi aridi. Un territorio paradossalmente vuoto ma ricco di simboli. Lì tutto mi ricorda l’incompiuto, l’intermedio. Tutto si sta costruendo.”














