Tele, tavole e disegni che celebrano il connubio tra il linguaggio pittorico del realismo ottocentesco ed elementi dei cartoni animati giapponesi degli anni ’70 e dei primi anni ’80.
Una fusione tra ricordi, immaginazione e sogni.
Futuro Anteriore, la mostra di Fabrizio Spadini che nei prossimi mesi girerà l’Italia tra Arezzo, Padova, Roma e Lucca, è un mix di opere pittoriche e grafiche che collocano icone fantastiche e elementi reali e realistici sullo stesso piano.
Le opere disattendendo le aspettative di un futuro immaginato e raccontato attraverso le vicende di personaggi, eroi e anti-eroi, che hanno contribuito alla costruzione di un immaginario collettivo che ha assunto la veste del mito e di un’infanzia resa mitica in quanto tale.
I quadri esposti aprono scorci su di un eterno presente dell’immaginazione, irraggiungibile dai mutamenti dello scorrere del tempo e collocati in un’atmosfera d’attesa, fatta di silenzi, dove i soli mutamenti temporali appartengono soltanto a quelli atmosferici.