HANADA E DENEVAN – LAND ART

HANADA E DENEVAN – LAND ART

Guscocox · 13 anni fa · Art

Inventata negli anni ‘70 da Christo, l’artista concettuale statunitense noto per avere incartato e avvolto, palazzi, monumenti e intere zone naturali, l’obiettivo della Land Art è quello di ridefinire il rapporto che c’è tra l’uomo e la natura.

Per fare ciò si avvale d’interventi “temporanei” basati sul concetto d’impermanente, ovvero: “l’accettazione che tutto muta e finisce, e la contemplazione che anche il deperimento dell’opera d’arte è esso stesso un elemento dell’opera”. Un azione “eco-oriented” che mira a trasformare il territorio, e a creare un impatto visivo del tutto straniante. Proprio come le opere di Koichi Hanada e Jim Denevan, due dei land artists più famosi della “terra”.

Ex impiegato del comune di Inakadate, Giappone, Koichi Hanada cominciò a far parlare di se quando venti anni fa decise di raccoglie la sfida di un suo superiore: trovare un espediente che attirasse i turisti verso il piccolo comune giapponese.

Dopo mesi di buio passati a pensare, d’un tratto l’illuminazione. Una mattina, passando da una scuola elementare, si accorse che dei bambini stavano formando una risaia con due diverse varietà di piantine di riso; un’idea che a Koichi apparve subito geniale e che oggi porta il nome di Paddy Art, l’arte di usare le risaie per fare arte.

La tradizione vuole che ogni anno venga riprodotta, sullo stesso campo, l’illustrazione di un maestro d’arte locale.

Un operazione che gli abitanti di Inakadate hanno la possibilità di ammirare passo dopo passo, grazie alla tribuna a forma di castello costruita appositamente per l’evento.

Ben diversa è invece l’esperienza di Jim Denevan, per alcuni “l’uomo che disegna la sabbia“, un surfer americano di Santa Cruz che dal 1996 solca enormi forme geometriche su terra, sabbia e ghiaccio.



Opere in cui il paesaggio non si limita a essere mero territorio ma mezzo stesso di creazione.


Attualmente oltre a essere fondatore della Outstanding in the field, uno spazio che promuove lo slow food e l’agricoltura biologica, espone e lavora per Anthropologie, il negozio di abbigliamento e accessori a capo del progetto The Anthropologist, lo spazio online  dedicato alle opere d’ispirazione che finanzia le azioni degli artisti che promuove. Una vetrina che ha permesso a Jim Denevan di presentare i propri lavori anche al Fashion’s Night Out di New York.

Outstanding in the field e Desert Drawing

The Anthropologist – Lago Baikal (Siberia)



Fashion’s Night Out

Guscocox e Arunema

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Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck

Anna Frattini · 2 giorni fa · Photography

Abbiamo già parlato di Linecheck, l’evento dedicato all’ecosistema musicale italiano e internazionale. Ci siamo andati anche noi e – attraverso la lente di Andrés Juan Suarez – questo è quello che abbiamo visto. Abbiamo respirato aria di novità in un’occasione di incontro e confronto che ci ha permesso di scoprire i nuovi talenti e molte delle nuove tendenze musicali. Insomma, un evento imperdibile nella cornice della Milano Music Week. Le nostre esibizioni preferite sono state quelle di Daniela Pes, 72-HOUR POST FIGHT e Post Nebbia. Quest’anno il tema era #ManyKisses, con la volontà di vedere la musica come un’ecosistema: una comunità poliamorosa che cresce attraverso il dialogo continuo tra i suoi membri, la circolazione di energia ispiratrice e creativa insieme allo scambio fra personalità affermate sulla scena e artistə emergenti. 

ph. Andrés Juan Suarez

Tutto quello che abbiamo visto al Linecheck
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Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 

Giulia Guido · 2 giorni fa · Photography

Ai margini della società globalizzata – quella della sindrome da workaholism – e ai margini del giorno ha sempre vissuto una società che non si è mai posta confini o limiti di alcun tipo. È qui, tra le gente della notte, che dal 2018 al 2021 la fotografa Carolina Lopez ha vagato munita della sua macchina fotografica. 

Carolina Lopez è una giovane fotografa di origini latinoamericane che lavora tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove ha preso vita il suo ultimo progetto fotografico “Les Nuits Fauves”. Le donne che popolano la vita notturna di città come Berlino, Praga, Londra, Las Vegas, Parigi e Milano sono le protagoniste dei suoi scatti. 

Con un’estetica super satura e un taglio quasi documentaristico il lavoro di Carolina è un’analisi sulla società consumistica, superficiale ed evidentemente ossessionata dalla moda e dall’estetica. Il flash accecante sella macchina fa luce su alcuni elementi, lasciandone altri totalmente al buio e restituendo quell’aspetto fugace e misterioso della notte. 

Grazie a una campagna di crowdfunding “Les Nuits Fauves” è diventato un libro ed è stato pubblicato dalla casa editrice italiana Selfself Books. Qui sotto potete trovare alcuni scatti del progetto, ma scopritelo per interno sul sito di Carolina Lopez e sul suo profilo Instagram

Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Photography
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
Le donne della notte negli scatti di Carolina Lopez 
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Le giovani donne di Sam Livm, libere e sensuali

Le giovani donne di Sam Livm, libere e sensuali

Giulia Guido · 1 settimana fa · Photography

Sono spensierate, libere, belle, vere e sensuali, le giovani donne immortalate dalla macchina fotografica di Sam Livm. Sam è nato a Manchester ma oggi vive e lavora a New York, città che gli ha permesso di portare avanti le sue due grandi passioni, la regia e la fotografia. Mentre attraverso la prima cerca di dare forma alle sue idee, la seconda, a cui si è avvicinato nel 2012, gli permette di rappresentare il mondo così com’è, quasi in modo documentaristico. 

Al centro del suo obiettivo vediamo soprattutto volti e corpi di giovani donne, soggetto perfetto per trasmettere quel senso di libertà che si respira a vent’anni, quando tutto sembra possibile e si gode di ogni attimo della vita. 

Con gli anni la sua tecnica è cambiata e si è evoluta e se all’inizio l’unico soggetto del suo lavoro erano le persone che fotografava, pian piano il riflettore si è spostato su di lui, trasformando la macchina fotografica nel mezzo per trasmettere le sue sensazioni, le sue emozioni. Questo cambiamento ha trasformato il suo stile, rendendolo reale, quasi palpabile, ma allo stesso tempo intimo e unico. 

Qui sotto trovi i nostri scatti preferiti, per scoprire di più su Sam Livm vai sul suo sito.

Sam Livm | Collater.al
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Sam Livm | Collater.al
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Le giovani donne di Sam Livm, libere e sensuali
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Le giovani donne di Sam Livm, libere e sensuali
Le giovani donne di Sam Livm, libere e sensuali
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La fotografia ai tempi dell’AI secondo PhotoVogue

La fotografia ai tempi dell’AI secondo PhotoVogue

Anna Frattini · 2 settimane fa · Photography

Siamo andati al BASE Milano per scoprire i nuovi talenti dell’ottava edizione di PhotoVogue, il festival dedicato alla fotografia di moda portato avanti da Alessia Glaviano, Head of Global PhotoVogue. Se l’anno scorso la domanda è stata Che cosa direbbe Susan Sontag? quella di quest’anno risulta sicuramente in linea coi nostri tempi: What makes us human? Image in the age of A.I.. Un interrogrativo che lascia spazio a molte considerazioni e dubbi sul futuro della fotografia che verranno affrontate a fronte di un simposio lungo tre giorni che vedrà la partecipazione di personalità del calibro di Refik Anadol, Fred Ritchin, Margaret Zhang, Gea Politi e tantissimi altri fotografi, creativi e accademici attivi nel mondo della fotografia. Il percorso espositivo si divide in sei sezioni, What is Beauty?, What is Beauty / A.I., Uncanny Atlas: Image in the Age of A.I., Eternal Loops, Spanish Women: A Contemporary Portrait of Strenght and Beauty e Eye Mama. La nostra intenzione oggi é di mostrarvi le cinque immagini che più ci hanno colpiti: sia vere e proprie fotografie che immagini generate grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Yongbin Park, “Girls” dalla sezione What is Beauty

Courtesy Yongbin Park

Angela Suarez, “Reinventing” dalla sezione Spanish Women

Courtesy Angela Suarez

Alexey Chernikov, “One Last Journey” dalla sezione Uncanny Atlas

Courtesy Alexey Chernikov

Nota bene: immagini generale con Intelligenza Artificiale

Uno scatto di Polly Alderton dalla sezione Eye Mama

Courtesy Polly Alderton

Uno scatto di Angelo Formato dalla sezione A.I. What is Beauty

Courtesy Angelo Formato

Nota bene: immagine generata con Intelligenza Artificiale

La fotografia ai tempi dell’AI secondo PhotoVogue
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