Laura Lobos fotografa le donne della nuova generazione

Laura Lobos fotografa le donne della nuova generazione

Federica Cimorelli · 2 mesi fa · Photography

Il tempo passa e inevitabilmente il mondo cambia. Ogni nuova generazione porta con sé tradizioni, ritmi, abitudini e vizi diversi, ci sono sempre delle voci fuori dal coro, ma dobbiamo ricordare che l’eccezione conferma la regola. Ignorare il cambiamento è sbagliato, guardarlo da vicino invece può essere un esercizio utile e costruttivo. È proprio questo ciò che fa Laura Lobos con la fotografia.

Laura Lobos, fotografa freelance con base a Barcellona, usa la sua arte per raccontare il mondo da una prospettiva diversa. Il suo obiettivo è descrivere la vita, la quotidianità e le relazioni interpersonali delle donne della nuova generazione.

Sono affascinata dalla relazione che i giovani hanno con i social media, la sessualità e la femminilità. Penso che la nuova generazione stia creando una nuova forma di comunicazione con il mondo, specialmente attraverso Internet. Le ragazze non scrivono più lettere d’amore, ma praticano sexting e mandano nudes. La loro celata vulnerabilità mi fa venire il desiderio di fotografarle.

Gli scatti di Laura Lobos sono la prova concreta e tangibile dei questa epoca e un ritratto contemporaneo della Gen Z. Guardate qui una selezione dei suoi lavori, seguitela su Instagram e sul suo sito personale.

Courtesy Laura Lobos

Laura Lobos fotografa le donne della nuova generazione
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Un mondo in caduta negli scatti di Sandro Giordano

Un mondo in caduta negli scatti di Sandro Giordano

Giorgia Massari · 2 mesi fa · Photography

L’artista romano Sandro Giordano (1972) – su Instagram @__remmidemmi – dal 2013 dedica interamente la sua ricerca artistica al progetto fotografico IN EXTREMIS (bodies with no regret). «Si tratta di un progetto nato un po’ per gioco, dopo una brutta caduta in bicicletta» – ci racconta –  «Ricordo che in quell’occasione non lasciai andare una barretta proteica che tenevo stretta in mano. Avrei potuto gettarla via e tentare di attutire il colpo, ma l’istinto ha agito in modo contrario.» Da qui, Giordano inizia una serie di scatti che raffigurano persone comuni, in scene di vita quotidiane, durante una brutta caduta. L’approccio è ironico e divertente ma, allo stesso tempo, vuole intavolare una discussione riguardo il materialismo e la nostra propensione verso gli oggetti piuttosto che verso noi stessi. «Siamo ormai tutti vittime di ciò che possediamo, anche se in realtà sarebbe giusto dire il contrario: sono “loro” che posseggono noi. Siamo schiavi dei nostri beni materiali.»

Abbiamo già intervistato Sandro Giordano in passato, agli esordi di questo progetto, oggi – dopo cinque anni – lo abbiamo incontrato nuovamente per scoprire le sorti di IN EXTREMIS, che negli ultimi tre anni ha visto uno stop. «Ho scattato l’ultima del progetto pochi giorni prima che andassimo in lockdown, era marzo del 2020. Ho raccontato quello che di lì a poco sarebbe successo in tutto il mondo e mi sono messo in pausa. Dopo sei anni di duro lavoro e ritmi serrati sentivo il bisogno di riposare. Ora sono pronto a tornare “in scena”.» 

Proprio quest’anno, il progetto compie dieci anni e, per l’occasione, Sandro sta realizzando un libro-archivio dal titolo ANTHOLOGY 2013/2023, che sarà pronto per l’autunno. «Il 3 settembre ricomincerò a scattare. Il titolo della nuova foto sarà “TOY BOY JOY”, che vedrà come protagonista un’anziana signora in fuga nella sua auto d’epoca dopo aver violentato, picchiato e imbavagliato, un giovane e muscoloso toy boy, “schiantato” accanto a lei. Insomma, chi credeva fossi morto o sparito dalla circolazione, ecco, si sbagliava di grosso.»

Sandro Giordano | Collater.al
Sandro Giordano | Collater.al
Sandro Giordano | Collater.al

Courtesy Sandro Giordano

Un mondo in caduta negli scatti di Sandro Giordano
Photography
Un mondo in caduta negli scatti di Sandro Giordano
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Il sapore dell’estate nelle foto di Julien Pounchou

Il sapore dell’estate nelle foto di Julien Pounchou

Giulia Guido · 2 mesi fa · Photography

Un’estate è sempre eccezionale, sia essa calda o fredda, secca o umida.” scriveva Gustave Flaubert. Che l’estate sia sempre eccezionale è una verità incontestabile, è quel periodo dell’anno in cui tutto sembra possibile, in cui si aspetta un nuovo inizio, in cui le nostre giornate si liberano dalla routine quotidiana, la nostra mente si libera dai doveri e dai lavori da fare, il nostro corpo si libera lasciano intravedere tutta la sua bellezza. L’estate è attesa, felicità e nostalgia al tempo stesso. Catturare l’essenza dell’estate è quasi impossibile e quando qualcuno riesce in quest’impresa è sempre una piacevole riscoperta. Uno di questi è Julien Pounchou, fotografo francese che vive e lavora a Barcellona. 

Julien è specializzato in ritratti e in fotografia di moda, ma tra i suoi lavori c’è sempre una costante riscontrabile in tutti gli scatti: l’atmosfera estiva

I soggetti che fotografa, dai coloratissimi costumi, ai volti senza trucco, alla pelle abbronzata, sono illuminati dalla calda luce tipica dei mesi estivi, i raggi del sole abbracciano ogni cosa e guardando le immagini riusciamo quasi a sentirne il calore. Le fotografie di Julien Pounchou sono estremamente naturali e la scelta dell’analogico le rende ancora più particolari, immediate donando uno stile che si rifà a quello degli anni ’60 e ’70. E forse, è proprio la loro spontaneità a renderle eccezionali esattamente come l’estate di Flaubert. 

Qui sotto puoi trovare una selezione di scatti di Julien Pounchou, ma per scoprirne di più andate sul suo sito e seguitelo su Instagram!

Il sapore dell’estate nelle foto di Julien Pounchou
Photography
Il sapore dell’estate nelle foto di Julien Pounchou
Il sapore dell’estate nelle foto di Julien Pounchou
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Tempi sospesi e tuffi nel vuoto nelle foto di Giuseppe Scianna

Tempi sospesi e tuffi nel vuoto nelle foto di Giuseppe Scianna

Tommaso Berra · 2 mesi fa · Photography

Serve una buona dose di empatia e mimesi con le figure umane che ci circondano per avvertire l’urgenza di sperimentare con il fotogiornalismo. Questo bisogno è ciò che ha spinto Giuseppe Scianna nei suoi primi progetti fotografici, prima di intraprendere un viaggio in lungo e in largo, partendo dalla Sicilia, regione nella quale è nato.
Da Partinico (PA) fino a Catania, fin dall’età di quattordici anni ha iniziato a frequentare circoli di fotografia, realizzando progetti a medio-lungo termine che prolungassero quel desiderio quasi infantile di voler raccontare e sentire raccontate le storie di persone e di luoghi che non ci sono più.

Giuseppe Scianna | Collater.al

Sono un nomade” dice il fotografo raccontando il suo progetto e spiegando l’urgenza di non piantare radici. Per conoscere le storie di questi mondi, Giuseppe Scianna ha viaggiato e soggetti ritratti sembrano alternare l’idea di immobilità, di un tempo dilatato, con la leggerezza di un momento veloce e irripetibile, come un tuffo da una scogliera fino a dentro al Mar Mediterraneo.
Tutta la produzione di Scianna ha l’obiettivo di regalare una pagina della propria storia personale ai luoghi che visita. La linea del mare è un orizzonte ricorrente, come a segnalare l’idea che non ci sia un vero confine di tempo, che non ci sia nemmeno un vero confine geografico. Se vivi su un’isola, forse, questa consapevolezza può fare tutta la differenza del mondo.

Giuseppe Scianna | Collater.al
Giuseppe Scianna | Collater.al
Giuseppe Scianna | Collater.al
Giuseppe Scianna | Collater.al
Giuseppe Scianna | Collater.al
Giuseppe Scianna | Collater.al
Giuseppe Scianna | Collater.al
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Giuseppe Scianna | Collater.al
Tempi sospesi e tuffi nel vuoto nelle foto di Giuseppe Scianna
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Tempi sospesi e tuffi nel vuoto nelle foto di Giuseppe Scianna
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Alla riscoperta dell’estetica mediterranea grazie alla Tomato Girl Summer

Alla riscoperta dell’estetica mediterranea grazie alla Tomato Girl Summer

Anna Frattini · 2 mesi fa · Photography, Style

Scrollando su TikTok sono incappata in un video di Elizabeth Minchilli, guida culinaria e tiktoker ormai affermata sulla piattaforma cinese. In questo video Elizabeth filma il suo orto dove crescono pomodori succosissimi. Uno spaccato di vita che sembra ritrarre in maniera coerente uno dei trend più in voga del momento: quello della Tomato Girl Aesthetic. Anche Minchilli si auto-dichiara la Tomato Girl originale e mi sembra questo il punto giusto da cui partire per raccontare del trend che sta spopolando su Tiktok con oltre 3.7 milioni di visualizzazioni. Dalla moda fino al riconoscimento di un’estetica tipicamente italiana, questo fenomeno ci porta a riscoprire anche altri aspetti della cultura mediterranea che abbiamo sempre avuto sotto i nostri occhi ma che grazie a TikTok stiamo riscoprendo. Dal cibo, come fa Minchilli su TikTok, a fotografi che immortalano suggestioni mediterranee fino a profili Instagram dedicati. Finalmente i social ci discostano dalla fast life e ci conducono verso una vita lenta. Scopriamo insieme come.

@elizabeth_minchilli I’m not very good at jumping on trends, but maybe I’m already there? And just didn’t know it? #tomatogirlsummer #dailyroutine ♬ original sound – Elizabeth Minchilli

Cos’è la Tomato Girl Summer?

Se lo accostiamo a trend come il Barbiecore o il Coastal Cowgirl, l’hashtag #TomatoGirlSummer su TikTok rappresenta più uno stile di vita, un modo di vivere questi mesi estivi che si ispira alla cultura mediterranea, al buon cibo e a uno stile semplice ma intrigante che guarda a dive come Monica Bellucci o Sophia Loren.

 
 
 
 
 
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Come si racconta l’estate mediterranea su Instagram

Conosciamo tutti @vita________lenta, il profilo Instagram curato da Gianvito Fanelli dove raccoglie sul feed moltissimi contenuti che ritraggono momenti di spensieratezza in un’ambientazione tipicamente mediterranea. Un profilo che nel giro di tre anni ha raggiunto oltre 400.000 followers. La naturalezza dei contenuti curati da Fanelli mima la spontaneità della stessa cultura mediterranea a cui si ispira, dei momenti lenti e dell’approccio rilassato in contrapposizione con la vita frenetica delle metropoli.

La fotografia che rappresenta l’estetica mediterranea per come la conosciamo

Di fotografi che si ispirano a suggestioni mediterranee ne abbiamo parlato molto nel corso degli anni, come nel caso della fotografia di Giuseppe Scianna o di Lavinia Cernau. Il primo, coi suoi scatti, ritrae tempi sospesi e la seconda si impegna a catturare l’essenza di suggestioni estive. Ma un fotografo che rappresenta molto bene questo tipo di estetica – lo abbiamo scoperto da poco – è Pietro Lonoce, pugliese e classe ’97. Abbiamo selezionato qualche scatto estrapolato da alcuni progetti fra cui Prima di un’estate, Italian Patern Series e Shën.

Cibo, luoghi dalle suggestioni tipicamente mediterranee si amalgamano con la visione di Lonoce che ci porta nella sua Puglia, ma non solo. Shën – la serie interamente realizzata a San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto – racconta della forte influenza arbëreshë. Questo paese infatti vanta la più grande enclave linguistica albanese in Italia.

Per altri scatti di Pietro Lonoce qui il suo profilo Instagram.

Alla riscoperta dell’estetica mediterranea grazie alla Tomato Girl Summer
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