L’illustrazione senza fine di Vaskange

L’illustrazione senza fine di Vaskange

Tommaso Berra · 1 anno fa · Art

Tra i tanti vantaggi dell’illustrazione digitale c’è quella di poter realizzare opere senza limitarsi al contorno del foglio o del supporto fisico. L’artista francese Vaskange nei giorni scorsi ha pubblicato sui propri canali social il suo ultimo lavoro, che consiste proprio in un resoconto delle sue ultime vacanze, illustrate in un loop infinito.
Il digital artist ha utilizzato il programma da disegno e scrittura per iPad Endless Paper, che consente di lavorare su grandi formati mantenendo sempre la stessa definizione. Vaskange nel video sembra zoommare continuamente un’unica opera, in realtà si tratta di un disegno al quale viene realizzato un contorno che finisce per comprendere di volta in volta una scena sempre più piccola.
Si passa dal disegno dello studio di vaskange per arrivare ai luoghi visitati, compresi i tramonti sulla costa e i fondali marini.
Quello del loop non è un trucco nuovo ma ci sono esempi già risalenti agli anni ’60 e ’70, che giocavano sull’effetto ottico capace di ricreare la vista di un microscopio o di un telescopio spaziale, ricollegando quello stratagemma tecnico sempre a un approccio più scientifico che artistico.

L’illustrazione senza fine di Vaskange
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All for the Gram – Rudy Zerbini

All for the Gram – Rudy Zerbini

Tommaso Berra · 1 anno fa · Art

Stando alla bio, l’obiettivo dell’account Rudy Zerbini è quello di creare il più grande catalogo Instagram di Zerbini, e come in molti casi tra quelli segnalati nella rubrica All for the Gram, forse non ne sentivamo il bisogno ma un follow ci scappa sempre.
Giocando con il nome del noto conduttore televisivo italiano, Rudy Zerbini raccoglie circa 70 tappetini pulisci scarpe, dai più classici in cui si da il benvenuto agli ospiti fino a quelli che invece gli ospiti li invitano a stare alla larga, perfetto per i più solitari.
Lo zerbino infatti è un’ottima soluzione per lanciare l’ultimo essenziale avvertimenti prima di decidere di impugnare la maniglia della porta e avere a che fare con i proprietari di casa.
Dai Padre Pio a Star Wars, ciascuno sceglie di dare il benvenuto come preferisce ai propri ospiti, c’è sempre una soluzione più creativa al tradizionale “welcome“, che come ci dimostra il profilo, però, non è mai fuori moda.

Rudy Zerbini | Collater.al
Rudy Zerbini | Collater.al
Rudy Zerbini | Collater.al
Rudy Zerbini | Collater.al
Rudy Zerbini | Collater.al
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All for the Gram – Rudy Zerbini
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All for the Gram – Rudy Zerbini
All for the Gram – Rudy Zerbini
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5 musei dedicati alla moda da visitare

5 musei dedicati alla moda da visitare

Andrea Tuzio · 1 anno fa · Art, Style

Questo articolo è dedicato a tutti quelli che sceglieranno di trascorrere le vacane estive lontano dalle spiagge assolate e che invece passeranno le ferie nelle città d’arte o nelle capitali più importanti del mondo. E si sa, i musei sono la prima meta una volta arrivati in una nuova città.
Quindi ho deciso di suggerirvi 5 musei dedicati alla moda che dovete necessariamente visitare se vi trovate in una di queste città. Prego!

1 – Met – New York, USA

Se siete nella Grande Mela, non potete in nessuno modo non visitare il Metropolitan Museum of Modern Art (Met) sulla Fifth Avenue. Inaugurato il 20 febbraio del 1872, il MET è una delle gallerie d’arte più grandi al mondo nonché centro nevralgico dell’arte newyorkese. All’interno del museo esiste l’Anna Wintour Costume Center – dal nome della direttrice di Vogue America – un’ala che ospita la collezione Costume Institute, dove ogni anno si tiene il galà di raccolta fondi a scopi benefici più importante ed esclusivo di tutti, il Met Gala. 

2 – Museo Cristóbal Balenciaga – Getaria, Spagna 

I Paesi Baschi sono una meraviglia assoluta. Nella città di Getaria si trova il Museo Cristóbal Balenciaga, città natale del “maestro di tutti i couturier”, ed è un’istituzione pubblica dedita allo studio e a mantenere viva la memoria dello stilista spagnolo fondatore di Balenciaga.
Inaugurato nel 2011, è stato il primo grande museo al mondo dedicato esclusivamente a un solo stilista in modo tale da sottolineare l’impatto e la rilevanza che il lavoro di Cristóbal Balenciaga ha avuto e continua ad avere nel mondo della moda, dell’arte e del design.

3 – Museo Yves Saint Laurent – Parigi, Francia

5000 metri quadrati, inaugurati nell’ottobre del 2017, nel cuore di Parigi che ospitano disegni, video, foto e schizzi dedicati al meraviglioso lavoro di Yves Saint Laurent, all’interno della Fondation Pierre Bergé. 
Qui sarà possibile immergersi completamente in quella che è stata la nascita e lo sviluppo della maison francese nata nel 1061. 

4 – Museo Christian Dior – Granville, Francia

In Normandia, quindi nel nord-ovest della Francia, c’è Granville, un comune di poco più di 13mila abitanti dove è cresciuto uno dei più importanti e decisivi stilisti di tutti i tempi, Christian Dior. 
Villa Les Rhumbs è una casa rosa e grigia costruita su una scogliera, ed è l’abitazione dove Dior ha trascorso la sua infanzia e alla quale è sempre stato molto legato ed ha costituito per lui una grossa fonte di ispirazione. La villa si è trasformata nel Museo Christian Dior nel 1988 e da allora custodisce storie e oggetti che hanno caratterizzato la storia della maison francese.

5 – Gucci Garden – Firenze, Italia

Città d’arte per eccellenza, Firenze è la città dei musei. Tra questi però vi segnalo il Gucci Garden, inaugurato da Alessandro Michele nel 2018 all’interno del Palazzo della Marcanzia del capoluogo toscano. Una volta lì sarà possibile immergersi nella storia della maison, acquistare collezioni limitate nella boutique e assaggiare i piatti straordinari di Massimo Bottura alla Gucci Osteria. 

5 musei dedicati alla moda da visitare
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André 3000 per Supreme scattato da Deana Lawson

André 3000 per Supreme scattato da Deana Lawson

Andrea Tuzio · 1 anno fa · Style

Come ogni anno di questi tempi, Supreme si prepara a presentare la nuova collezione Fall/Winter 2022
La settimana scorsa lo skate brand newyorkese fondato da James Jebbia nel 1994 ha dapprima mostrato un teaser della nuova collezione, postando una giacca di pelle che pare essere molto simile alle leather jacket realizzate dal fashion designer Jeff Hamilton – non si sa ancora se si tratta di un omaggio o di una vera e propria collaborazione con l’artista cresciuto a Parigi – per poi postare la prima foto di campagna di questa stagione.

Lo scatto ritrae André Lauren Benjamin aka André 3000, icona estetica culturale del rap e della musica in assoluto e membro degli OutKast, ed è stato realizzato in quello che è il classico stile Supreme dalla fotografa e artista americana Deana Lawson

Nata a Rochester, New York, nel 1979, la Lawson è nota per il suo lavoro intimo, famigliare, spirituale e sessuale e per la sua enorme capacità di riuscire a comunicare quelle che sono le sfumature dell’esperienza afroamericana, riuscendone a esplorare l’intimità, le affinità e le relazioni.

Come al solito gli appassionati del brand si sono subito lanciati in speculazioni sulla possibilità che questa foto di campagna diventi poi il soggetto di una photo tee.

Qui di seguito potete dare un’occhiata anche a un video realizzato per la campagna sempre con protagonista André 3000.

André 3000 per Supreme scattato da Deana Lawson
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André 3000 per Supreme scattato da Deana Lawson
André 3000 per Supreme scattato da Deana Lawson
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Torna lo show TV condotto da Jean-Paul Gaultier

Torna lo show TV condotto da Jean-Paul Gaultier

Andrea Tuzio · 1 anno fa · Style

La settimana scorsa è venuta fuori una notizia decisamente interessante nonché curiosa.
Un programma cult della TV anni ’90 torna in auge grazie all’uscita di un cofanetto contenente 20 DVD (si, DVD. Verrà rilasciato esclusivamente su questo supporto) con tutte e 16 le stagioni che hanno caratterizzato lo show. 

Il programma in questione è Eurotrash, e forse a molti di voi non dirà molto ma tra il settembre del ’93 il dicembre 2004 è stato un circo surreale e alternativo. Condotto da Jean-Paul Gaultier e dal giornalista francese Antoine de Caunes, il programma era composto da stranezze di ogni tipo, interviste a top model e celebrità del calibro di Naomi Campbell, Carla Bruni e Kylie Minogue e dove gli argomenti spaziavano dal golf giocato completamente nudi, ai coiffeur per i peli pubici, all’unico addetto al mondo dedicato al “collaudo” dei bordelli e tantissime altre assurdità che si svolgevano in uno studio dai colori forti e accesissimi e appositamente dall’ambientazione low budget nonostante le risorse spese per la produzione fossero ingenti (circa 400.000 sterline all’ora per la realizzazione).

Uno show che dava un calcio al perbenismo e che ha dato spazio a pornostar, maghi, gruppi musicali ai limiti della decenza, conigli ballerini, servizi di pulizia con addetti ai lavori completamente nudi e a tantissime altre cose che non ci aspetteremmo minimamente di trovare in un programma televisivo.

Se non volete perdervi l’occasione di avere un pezzo di storia della TV e della moda anni ’90 cliccate qui e acquistate il cofanetto. Mi raccomando, assicuratevi di avere ancora un lettore DVD in casa!

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