Lukasz Wierzbowski è giovane, è polacco, è una stella nascente ed è desiderato.
Negli ultimi anni le sue foto hanno fatto tendenza nel mondo dell’edonismo visivo tanto che Urban Outfitters, Getty e l’agenzia pubblicitaria internazionale Saatchi & Saatchi l’hanno contattato per varie commissioni dando ulteriore visibilità al suo lavoro.
Il suo stile fotografico è un marchio che a macchia d’olio si sta spargendo nel panorama artistico giovanile di tendenza. Un suo scatto è un perfetto incontro tra moda e fine art.
Devoto all’analogico (la sua migliore amica è una Canon Rebel K2 SLR), ha lasciato l’università di psicologia e ha buttato su pellicola le sue impressioni sull’inconscio dei suoi soggetti.
La composizione è bizzarra, i colori aggressivi, le pose strambe. Lukasz lascia giocare le sue modelle (mai di professione) con gli oggetti circostanti con sfrontatezza e provocazione. Gli ambienti, stile metà del ‘900, caratterizzati da fantasie d’arredamento che disturbano e stonano, esteticamente poco apprezzabili, creano quella patina di realismo che non lascia spazio alla speranza dove però possiamo muoverci, come queste bellissime ragazze, senza inibizioni né barriere architettoniche. Trasporto, abbandono e sensualità. La vita non ci offre sempre il massimo, ma noi siamo liberi di risponderle come vogliamo.