Oggi con Marta Monge aka @lesuperflu.o affrontiamo un dilemma che ha provocato un’allucinazione all’intelligenza artificiale: è un muffin o chihuahua?
Marta è una designer e art director torinese, ospite in questi giorni del festival dedicato alle arti visive Soluzioni Festival (23-25 marzo 2023). Incuriosita dall’unione tra diversi medium espressivi, sperimenta nell’ultimo periodo l’utilizzo dell’AI notando che zoommando su gli occhi sporgenti di un chihuahua l’intelligenza artificiale lo riconosce come il mirtillo di un muffin. L’artista ironizza su questo divertente fatto, realizzando sei vignette che raccontano la metamorfosi di un cane in un dolce. Ceci n’est pas un muffin è il titolo dell’opera che emula il titolo surrealista di Magritte Ceci n’est pas une pipe affrontando il concetto della percezione della realtà, sottolineando come molto spesso la realtà non è quella che sembra, persino per un’intelligenza artificiale. In questo modo, due mondi apparentemente lontani diventano parte della stessa realtà.

Le sue illustrazioni di Marta Monge sono irriverenti, colorate e reali. L’artista è attenta al mondo che la circonda, ai temi e ai fenomeni sociali, che la ispirano e le solleticano l’immaginazione. Con un’illustrazione ironica, Marta comunica una storia che può essere più o meno vicina all’osservatore, scatenando dibattiti e conversazioni. Sono un esempio le scene di vita quotidiana, come l’atto di lavarsi i denti in coppia o rilassarsi nudi sul letto dopo la doccia. Molto spesso l’artista stessa è la protagonista delle sue illustrazioni: si ritrae in situazioni giornaliere scomode – come i viaggi in una metropolitana affollata – o in momenti che l’hanno fatta riflettere – come quando si è rifugiata nella sua stanza piena di piante durante la quarantena in città.




