There are several alien realities together in a collage. They are living with each other in a unsuitable environment. – Masha Rumyantseva
Dopo Jesse Draxler ho deciso di fare una mini serie di post sui collage, perché mi piacciono i ritagli, la carta adesiva e quella fotografica e soprattutto trovo affascinante come estranei frammenti di carta sovrapposta si incastrino, si uniscano fino a diventare una cosa sola e poi a me la colla mi piace ;)
Una volta avuta questa idea non è stato difficile pensare a Masha Rumyantseva.
Masha è un’artista russa che ha cominciato la sua carriera ritagliando le vecchie foto di famiglia, la cosa è nata un po’ per gioco un po’ per prendere in giro i suoi familiari; la testa di sua nonna è finita nel corpo di un ippopotamo e lei stessa (con buona dose di autoironia) è finita tra le mani di una Madonna della Cappella Sistina.
I suoi collage allinizio sembravano legarsi con difficoltà, a volte serviva un po di insistenza per legarli lun laltro, ma poi c’ha preso la mano ed è riuscita a creare figure definitive, uniche, opere d’arte vere e proprie nate da elementi e parti diverse.
Il collage è qualcosa che storicamente si contrapponeva allarte. In Italia fa pensare al Futurismo, in Russia al Costruttivismo dinizio XX secolo, ad un tipo d’arte di rottura.
Masha Rumyantseva mette sul tavolo da lavoro nuovi materiali e nuove tecniche per creare unimmagine che oggi è arte a tutti gli effetti.