Tutti vogliono distinguersi e farsi notare. Il problema è che quando tutti urlano contemporaneamente si può solo ascoltare il rumore.
Negli affollati corridoi dei supermarket le confezioni colorate dei prodotti cercano di rubare lattenzione delle mamme mentre i bambini sono incastrati nel carrello della spesa.
È incredibilmente difficile concentrarsi su una prodotto senza venire disturbati da tutti quei pacchetti e quelle scatole accatastate sugli scaffali che sembrano unirsi in coro gridando <<Comprami!>>. Quello che servirebbe nei Walmart è una dose di minimal e non sto parlando di filodiffusione con lultima hit di Nathan Fake.
Grazie a Dio è diventato sempre più popolare in architettura, nellarte visiva e nel design di prodotto un approccio più moderno e minimalista, molti marchi leader si stanno spingendo verso un design clutter free più pulito evitando gli scempi estetici dei brand anni 90 ai quali siamo stati abituati.
Less is More è il concetto che da vita allultimo progetto di Antrepo, una società di consulenza e di progettazione multi-disciplinare che fa del minimalismo il punto di forza per cambiare la percezione delle persone di fronte ai brand.
Rivisitazioni semplici e minimali dei loghi e del packaging di alcuni tra i più importanti brand internazionali. Riletture semplici e sobrie che catturano lattenzione per la loro disarmante linearità.
LAntrepo Team capitanato da Mehmet Gozetlik ha messo insieme 3 stadi evolutivi di progettazione grafica: la versione originale, unalternativa semplice e una variante minimal.
Minimalism effect in the maximalist market
A voi la scelta…quale preferite?
via Wired