Possiamo tranquillamente affermare che in questo ultimi mesi la pandemia ha cambiato ogni aspetto della nostra vita. Ha cambiato i rapporti, il tempo libero, il modo di lavorare, di studiare e ha cambiato anche le nostre case. Ciò che prima, per molti, era una tappa tra i mille impegni della giornata o un luogo dove sentirsi bene, ora è diventata molto più simile a una prigione, a un luogo che non vediamo l’ora di lasciare, a un posto che ha cominciato a starci stretto.
Però, non possiamo sempre focalizzarci sui lati negativi delle situazioni, bisogna trovare la forza di vedere il positivo anche durante una pandemia mondiale. È esattamente quello che hanno fatto i creativi di JPAG, studio libanese, con il progetto “Related Stories”.
“Con gli appartamenti trasformati in città, le persone che vi ci risiedono si sono trasformate in professionisti. Ora sono uno chef, uno psichiatra, un estroverso, uno sportivo…”
“Related Stories” è un racconto formato da 5 episodi e ambientato tra le strade di una Beirut post lockdown, dove tutto è avvolto da un’atmosfera buia, triste, senza vita. Camminando per le vie, lo sguardo viene catturato dalle luci delle case accese, fari nella notte scura.
E poi si vede qualcos’altro.
“Il primo pensiero quando si è chiusi in un appartamento è travolgente, ma, col senno di poi, potrebbe essere considerata un’esperienza che cambia la vita.”
Dato che le case ormai non sono solo case, ma sono diventate delle cucine professionali, delle palestre, degli osservatori da cui guardare il mondo, allora i creativi di JPAG hanno aggiunto di fianco alle finestre delle appariscenti insegne al neon, trasformando gli appartamenti in tutti quei luoghi ora chiusi e in cui non vediamo l’ora di tornare.
Qui sotto puoi trovare il primo episodio di “Related Stories”, per godervi tutti gli altri andate sul sito di JPAG.