Robert Rickoff invade gli spazi urbani con il cinismo e lironia delle sue fotografie manipolate digitalmente, Out of place è il suo assurdo e nello stesso tempo iperrealistico progetto di laurea, che se ripenso alla mia tesi mi viene da ridere.
Rickoff presenta scene reali, di luoghi reali, che non sono reali solo se ti fermi a guardarli con unattenzione vera e cosciente, non quella superficiale e leggera di quando scorri le foto su Instagram.
Scene impraticabili in luoghi estremamente comuni, che stimolano la percezione dellosservatore e lo portano a domandarsi cosa non va in quelle strade, su quelle pareti, in quegli spazi così famigliari. Un gioco sottile e provocatorio che diventa una riflessione sullabitudine e la consuetudine della percezione.
Non rifatelo a casa, non provateci.