147 milioni di dollari incassati, i Garbage e i Radiohead a fare da colonna sonora, Leonardo di Caprio nei panni di Romeo, outfit firmati da D&G (linea di Dolce&Gabbana ormai accantonta) e completi Prada, hawaiian shirt, capelli rosa, linguaggio shakespeariano, armi e faide tra gang/famiglie.
Romeo + Juliet di Baz Luhrmann del 1996 è la rivisitazione coloratissima in chiave contemporanea – immersa in un mondo ispirato a un immaginario folkloristico, religioso e strabordante di cultura pop – dell’immortale capolavoro di William Shakespeare Romeo e Giulietta.

Questo contesto “ha fornito alla production designer Catherine Martin – Oscar per la migliore scenografia – e alla stylist Kym Barrett un’incredibile quantità di estetiche a cui fare riferimento, rimanendo sempre e comunque ancorate alle parole di Shakespeare”.

Il tutto è ambientato in una fantomatica Verona Beach – un mix tra Venice Beach, Miami e Città del Messico – fuori dal tempo in un susseguirsi costante di riferimenti culturali di ogni genere.
La storia della tragedia shakespeariana la conosciamo tutti: due nobili famiglie di Verona in contrasto da generazioni, i Montecchi e i Capuleti, e che “dai fatali lombi di due nemici discende una coppia di amanti, nati sotto cattiva stella, il cui tragico suicidio porrà fine al conflitto”.

Nella trasposizione di Lurhmann una delle cose più importanti da far risaltare era quella la differenza netta tra le due famiglie rivali al centro delle vicende. Kym Barrett ha caratterizzato i Montecchi di Romeo attraverso colori vivaci e forti, camicie hawaiane, capelli tinti, pantaloni cargo workpant abbinati alle Chuck Taylor o ad anfibi.

I giovani Capuleti vengono invece rappresentati da vere e proprie uniformi firmate D&G: silhouette semplici, pantaloni neri, camicie e gilet/giubbotti antiproiettile sia in pelle che in raso rosso, stampe e decorazioni che impreziosiscono le fondine delle pistole. Risultano tutti estremamente curati e altezzosi, rifiutano la sartorialità anni ’60/‘70 alla Yves Saint Laurent dei loro parenti più anziani, escamotage estetico per sottolineare il contrasto e la spaccatura generazionale all’interno della stessa famiglia Capuleti. La stessa Giulietta, interpretata da Claire Danes, si “dissocia” dai suoi familiari indossando colori più tenui e tessuti morbidi.

Il Romeo di Leonardo Di Caprio si discosta da tutto e tutti, per lui così come per Giulietta, la Barrett ha scelto qualcosa che fosse “il più semplice possibile, linee pulite e nessuna decorazione” come per l’abito indossato da Romeo per celebrare il matrimonio segreto dei due innamorati, uno splendido abito blu di Prada, camicia in cotone, e una cravatta con una fantasia floreale.

L’insieme di tutte queste caratteristiche estetiche, studiate nel dettaglio da Kym Barrett, e tutto quello che vi abbiamo descritto all’inizio di questo articolo, hanno reso questo film indimenticabile unico nel suo genere e assolutamente irripetibile.
