“Sorrisoni”, il nuovo singolo di See Maw, è disponibile su tutte le piattaforme digitali dall’1 ottobre.
Classe ’96, milanese, da un po’ di tempo a questa parte l’artista di Undamento si sta facendo notare grazie al suo pop colorato e divertente, che però strizza sempre l’occhio a un sound elettronico notturno e synth-pop: sinonimo di un ottimo gusto personale, grazie anche alla sua estetica retro-futuristica.
Il brano è un vero e proprio invito a mantenere un “sorrisone” fisso sulla propria faccia, nonostante il fastidio che un 20enne può provare nella vita di tutti i giorni cambiando continuamente il proprio lavoro.
See Maw, in particolare, ci ha raccontato che pur di perseguire la propria passione di artista e producer, si è avventurato in esperienze lavorative non sempre positive, come contratti non a norma, stipendi minuscoli e precariato a gogo.

Proprio a questo proposito, ci ha raccontato due esperienze, col tempo diventati aneddoti, che ha avuto la sfortuna/fortuna di vivere in prima persona. Collater.al ha deciso di darvi una piccola finestra su cosa voglia dire oggi essere un 20enne con un sogno:
Quello brutto, ma divertente (visto da fuori)
Il mio primo lavoro, dopo il volantinaggio, è stato presso un call center. Lì, come potete immaginare, succedevano cose di vario genere. Tra i mille insulti che ricevevo, un giorno, mentre dovevamo contattare le aziende per vendere riviste dei vigili del fuoco, ho fatto finta di chiamare dalla caserma dei vigili del fuoco per attirare l’attenzione del titolare (penso proprio che sia illegale, ma avevo 19 anni). Il problema è che il titolare era veramente un ex vigile del fuoco. Cominciò allora a farmi delle domande specifiche e, mentre io iniziavo a sudare freddo, lui minacciò di farmi arrestare. Insomma, un ottimo motivo per andarmene da lì.
Quello bello, che ci ridà un pizzico di fiducia nell’umanità
Mentre lavoravo come addetto alla sicurezza, in uno dei periodi più pesanti a causa del Covid, ero in postazione fissa davanti alle porte di un centro commerciale per prendere la temperatura dei clienti. Da lì ho visto passare un botto di gente e, credetemi, molti ti trattano come se fossi nulla, non rivolgendoti nemmeno la parola o addirittura non fermandosi proprio. Un giorno mentre “scannerizzavo” le persone, preso dal nervosismo, si ferma un uomo di mezza età che comincia a lamentarsi brutalmente con me delle regole anti-covid adottate dal centro commerciale. Fin qui tutto normale: lui agitato, io arreso. Tuttavia, pochi secondi dopo, una signora ferma in coda cominciò a difendermi, riuscendo a mandarlo via. Lei si affiancò a me per un po’ quel giorno e mi fece compagnia, mi ricordo che aveva i capelli biondi e due occhiali neri tondissimi, una pelliccia e un portamento molto elegante. Mi ha raccontato che da ragazza era una modella, ora invece viaggia per il mondo.
Insomma, il mondo è bello perché vario, anche se spesso non è proprio un bel posto in cui vivere. Detto questo, correte ad ascoltare il suo nuovo singolo “Sorrisoni” e riempitevi di energie per affrontare le giornate più difficili.