L’artista Wang Haiyang (1984) faceva fatica a esprimere le proprie sensazioni, fino a quando il suo psicologo gli ha consigliato di rappresentare il proprio inconscio attraverso la pittura. Da quel momento l’artista cinese è riuscito a rappresentare la sua visione del mondo esterno e di quello interiore, rielaborati attraverso soggetti nati come metamorfosi di corpi umani.
L’inquiedudine dell’inconscio e la psicologia sono rimasti parte fondamentale della produzione artistica di Wang Haiyang, che punta dritto ai propri desideri nascosti e al subconscio più fantastico e lontano dal mondo reale.

Le opere di Wang Haiyang riflettono su tematiche esistenziali che permettono di affrontare temi sociali come quello dell’identità per esempio, rappresentato stravolgendo gli ideali classici di bellezza. Vengono così rappresentate gambe spaventosamente pelose e quasi animalesche, in pose aggraziate ed eleganti tipicamente femminili. Il linguaggio è un altro dei temi di queste opere in acrilico su tela, così come la lussuria, evocata con precisi elementi riconducibili alla sessualità e all’erotismo o più metaforicamente con il dialogo dei soggetti con elementi astratti, aggrovigliati e a contatto con parti dei corpi nudi.
Le ambientazioni delle opere ricordano le illustrazioni dei fumetti o cartoni animati di fantascienza, sembra di guardare una scena di Piccoli Brividi ma con una leggera sfumatura che ricopre tutto di erotismo.
L’animazione è un’altra delle tecniche utilizzate da Wang per rappresentare il suo subconscio, e alcune delle sue opere sono state premiate in occasione di festival cinematografici internazionali.







