Pamela Cocconi, in arte PAMCOC, disegna da quando ne ha memoria: la sua passione per l’illustrazione è nata alle elementari, sfogliando l’enciclopedia ereditata dal suo babbo.
L’analogico è da sempre la sua forma d’espressione preferita e le sue composizioni (esclusivamente materiche) sono riprodotte con un tratto bianco e nero, diretto e spontaneo proprio come lei. “Quando desideriamo fortemente qualcosa siamo più aperti a metterci in gioco, vulnerabili, ma allo stesso tempo spavaldi. Ed è grazie ai nostri desideri che si aprono mondi tutti da scoprire.” dice l’artista per raccontare la sua arte.
Le illustrazioni di Pamcoc sembrano uscire direttamente dai suoi pensieri: senza filtri ma con un messaggio ben preciso. Una serie di tematiche sulle quali ci si ritrova poi inevitabilmente a riflettere, soffermandosi all’esaltazione dello sbaglio. Ingenuità, gaffe e verità sono quindi i tre ingredienti distintivi ed imprescindibili che fanno parte della sua essenza urlante e senza freni. Un’instabile e piacevole creatività riversata in tutti i suoi inarrestabili disegni e testi contraddistinti da una padronanza linguistica disarmante. (Merito della settimana enigmistica? Chi lo sa!)




Il lavoro di Pamcoc è quindi un perenne flusso di coscienza visivo spontaneo che porta alla luce qualsiasi cosa, dai pensieri più complessi alle cose più spicciole. “Da grandi mettiamo da parte gli aspetti ludici dell’esistenza e ci prendiamo troppo sul serio. Proprio per questo io preferisco trattare i progetti creativi senza filtri, combinando testi e illustrazioni con la stesso brio di quando ero ancora una bimba.” La sua recente installazione “BUCATO” si rifà a una celebre poesia di Ungaretti, da interpretare in modo personale. Siamo appesi ad un filo? Stiamo aspettando qualcuno o qualcosa? Stiamo prendendo il sole? Stiamo profumando l’aria di sapone di Marsiglia? Ci facciamo cullare dal vento?
Non c’è una risposta giusta, ma nel frattempo il filo del bucato diventa la metafora di un flusso di coscienza visivo spontaneo.”
BUCATO
Si sta come
d’estate
sui fili
i panni stesi.
Collater.al, insieme a BRILLO Magazine ha intervistato Pamcoc, chiedendole di schierarsi in quello che è utopicamente un mondo in cui sembra sempre ci siano solo due elementi in contrasto tra i quali scegliere. This or That?
Mezzogiorno o mezzanotte?
Mezzanotte
Biennale o musei vaticani?
Biennale
Coca Cola o Pepsi?
Coca Cola
Easy Rider o Fast and Furious?
Easy Rider
Batman o Spiderman?
Batman
Invasione zombie o invasione aliena?
Invasione aliena
Chiamata o messaggio?
Messaggio
Nostalgia o immaginazione?
Immaginazione
Biro blu o biro nera?
Nera
Foglio da disegno o pezzo di carta trovato per caso?
Pezzo di carta trovato per caso
Corsivo o stampatello?
Stampatello
Urlare o sussurrare?
Urlare
Essere mangiati da uno squalo o da una tigre?
Tigre
Volare o leggere nella mente?
Volare
Pieno o vuoto?
Vuoto
NY o LA?
NY
‘00s o ’10?
‘00
Gen Z o Millennials?
Millennials
Instagram o TikTok?
Instagram
Apple o Samsung?
Apple
Bates Motel o Overlook Hotel?
Overlook Hotel
Pietra o ferro?
Ferro
Mozart o Metallica?
Metallica
Angelo o diavolo?
Diavolo
Federer o Nadal?
Federer
Legge o anarchia?
Anarchia
’70s or ’90s?
’90s
Casa d’asta o crypto art?
Casa d’asta
Vincere un Oscar o un Grammy?
Grammy
Partecipare a Squid Game o agli Hunger Games?
Hunger Games
Avere un sosia o un cane parlante?
Cane parlante
Tè o caffè?
Caffè
Inverno o estate?
Estate
Suv o macchina sportiva?
Suv
Viaggio con van VolksWagen o hotel all inclusive?
Van
Cucina o Deliveroo?
Cucina
Svegliarsi presto o andare a letto tardi?
Andare a letto tardi


Testo Collater.al e BRILLO Magazine