Su Tim Biskup c’è così tanto da dire, e tanto è stato detto, che sarei quasi tentato di non dirvi un cazzo. Potrei quindi approfittarne per parlarvi di tutt’altro e lasciarvi navigare tra le immagini, ma almeno due parole su uno dei principali rappresentanti della Lowbrow Art ve le devo scrivere.
Tim Biskup nasce nel sud della California, e cresce nutrendosi di punk rock ed estetica disney. Dopo aver lasciato gli studi all’Otis College of Art and Design, si mette alla prova lavorando nel mondo del graphic design, dell’illustrazione e dell’animazione per poi raggiungere il mondo arte, non attraverso le gallerie ma con la creazione di una propria serie di aste dal vivo (The Burning Brush Art Auctions, 1999-2002).
Non è da tutti. La maggior parte degli artistucoli di oggi si limitano a copiare stili già visti spacciando la mancanza di idee per citazioni postmoderniste e metalinguaggio pop ma in realtà non hanno un cazzo da dire e rincorrono una notorietà temporizzata.
Biskup (come Jeff Soto e Jeremy Fish e…) ha invece sviluppato una cifra riconoscibile nella costruzioni dei colori vibranti e nell’estetica populista, muovendosi tra stampe in edizione limitata, figure in vinile, illustrazioni, poster art e pittura più tradizionale. Il suo è un gioco tra toni spensierati e infantili e nichilisti che non dimentica mai l’intensità visiva pura e l’analisi dissacrante e ammiccante delle tendenze dell’arte.