Nel 1957 l’editore della rivista Physique Pictorial scelse per la copertina della sua rivista il disegno di un artista proveniente da Helsinki, che si firmava con lo pseudonimo di Tom prima che lo stesso editore scelse di cambiare il nome in Tom of Finland. Inizia così a diffondersi il nome di uno degli illustratori simbolo della comunità gay mondiale, capace di cambiare la tradizionale rappresentazione della figura dell’uomo gay nell’arte e più in generale nella società dell’epoca.
La sua arte catturò l’attenzione della comunità gay solo a partire dagli anni ’70, che condivideva il gusto dell’artista e la rappresentazione di un corpo forte e muscoloso, in divisa da operaio, motociclista, poliziotto o militare.
L’eredità di Tom of Finland si è conservata e rinforzata nel corso di sessant’anni, grazie a oltre 3.500 illustrazioni omoerotiche, molte delle quali raccolte ora in un nuovo libro, pubblicato dalla casa editrice Skira e dal titolo “TOM OF FINLAND – An Imaginary Sketchbook“.

Il volume è stato curato dall’autore, mercante d’arte e collezionista svizzero Juerg Judin, insieme al critico d’arte Pay Matthis Karstens, entrambi curatori anche del libro “Tom of Finland. Made in Germany“, pubblicato sempre da Skira nel 2020.
Questa nuova opera è interessante in quanto raccoglie il momento che ha preceduto la realizzazione delle opere, ovvero i bozzetti che Tom of Finland ha utilizzato per catturare le scene che l’artista ha vissuto, osservato e frequentato nei suoi anni tra Europa e Stati Uniti.
Le opere inserite in questa nuova pubblicazione appaiono così ancora più intime, rubate da scene considerate proibite e bannate da molte menti conservatrici, ma che hanno aiutato a stravolgere la percezione della sessualità dell’epoca, un tema ancora oggi attuale che rende per questo le illustrazioni di Tom of Finland più che mai fonte di ispirazione, anche a distanza di mezzo secolo.