“Un vero genio creativo, un visionario e innovatore”.
Prendiamo in prestito le parole con le quali Louis Vuitton ha presentato lo spin-off show dal titolo “Virgil was here” della Spring/Summer 2022 uomo, tenutosi a Miami nella notte italiana.
Un vero e proprio tributo all’intera carriera, alla legacy e al talento dirompente del compianto direttore creativo uomo della maison francese Virgil Abloh. Una delle più influenti e decisive figure creative degli ultimi 30 anni, un game-changer determinante che ha cambiato per sempre le sorti e il futuro della moda e del design.
La presentazione ufficiale della SS22 uomo di Vuitton andata in scena a giugno – in cui sono stati presentati i look della collezione – è stata una riflessione sulla black culture attraverso un film diretto dal regista Mahfuz Sultan dal titolo Amen Break. Il titolo deriva direttamente dal nome di un preciso assolo di batteria composto da quattro battute che ha cambiato per sempre la musica del ventesimo secolo diventando la base dell’hip hop e del jungle.
Il film ragiona su un momento storico dell’arte e della cultura nera, quando l’hip hop e la musica elettronica vennero generate dalla stessa scintilla per poi propagarsi a macchia d’olio.
Virgil e Mahfuz hanno costruito una realtà che sa di sogno ma che rappresenta un’interpretazione della vita di Lupe Fiasco, rapper originario del Southside di Chicago, cresciuto in un quartiere difficile tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80.
Il papà di Lupe Fiasco era un batterista e un membro del Black Panther Party, che si impegnò per dare un’alternativa valida alla strada a quei ragazzi che un’alternativa sembravano non poterla nemmeno sognare. Organizzò corsi aperti a tutti di arti marziali salvando moltissimi giovani del quartiere e ha aiutato il figlio a trasmettere valori come la pace, la comprensione e la responsabilità alle nuove generazioni.
Amen Break è la storia “di un padre e un figlio uniti da una perdita, che attraversano un mondo onirico per consegnare un messaggio”.
Sono queste le ispirazioni dietro le silhouette della collezione, ma ciò che ha segnato di più la serata di ieri sono stati i 10 look aggiuntivi che hanno celebrato l’eredità di Virgil Abloh.
Lo streetwear che si miscela all’haute couture in una sorta di gioco in cui i due stili si rincorrono mostrando le loro rispettive differenze e contraddizioni ma che si combinano perfettamente grazie alla visione che ha contraddistinto l’estetica di Virgil.
“La vita è troppo breve che non si può sprecare nemmeno un giorno abbonandosi a ciò che qualcuno pensa tu possa fare invece di fare ciò che tu puoi e vuoi fare”.
Con queste parole di Virgil che riecheggiano nella notte di Miami, si è chiuso l’ultimo show della straordinaria, determinante e purtroppo breve carriera di quel ragazzo di Chicago che sarà per sempre un faro costantemente accesso sulla speranza per chiunque di riuscire a realizzare i propri sogni, anche se solo all’apparenza irraggiungibili.
Qui di seguito potete vedere l’intero show della Spring/Summer 2022 uomo di Louis Vuitton dedicato alla memoria di Virgil Abloh.