Quando Saul Steinberg arriva nello studio di Charles e Ray Eames a Venice, in California, sono gli anni ’50. L’artista e architetto prende in mano un pennello e inizia a dipingere sui muri, pavimenti e mobili dello studio dei coniugi Eames che al posto di esserne offesi rimangono estasiati. Uno dei risultati di questo momento creativo è il disegno di un gatto – uno dei soggetti preferiti di Steinberg – sulla Shell Chair, pacificamente abbracciato dall’iconica seduta.

Vitra e Herman Miller lanceranno una serie limitata di queste sedie sui rispettivi canali e-commerce per omaggiare questo momento di genuina creatività. Per realizzare queste limited edition è stata scannerizzata la sedia originale dipinta da Steinberg così da poter ottenere un file in 3D replicabile su 500 sedute. Uno smalto protegge il disegno sulle sedute, tutte numerate a mano.

Mentre la seduta originale rimane negli archivi dell’Eames Insitute, questa riedizione della Shell Chair porta con sè la forza creativa dei due designer. Charles e Ray non avevano timore di giocare con gli oggetti che progettavano, sopratutto in occasioni speciali come quella dell’incontro con Saul Steinberg, uno degli illustratori più importanti del Novecento.

Herman Miller introduce le prime sedute in vetroresina sagomata, progettate da Charles e Ray Eames, di cui fa parte anche la Shell Chair. Quando negli anni ’70 il fondatore di Vitra, Rolf Fehlbaum arriva in visita negli USA, chiede a Miller i diritti per produrre queste sedute e molti altri pezzi dell’azienda americana. Per questo la limited edition della Shell Chair verrà lanciata sia da Vitra che da Hermam Miller, con 180 unità disponibili per gli USA e il Nord America, 20 per il Giappone e 300 in Europa e Medio Oriente.
Ph. courtesy Vitra, Herman Miller e Fondazione Eames