Best of 2019 – Music Video

Best of 2019 – Music Video

Giulia Guido · 3 anni fa · Art

Con tutte le nuove uscite che hanno scandito questo 2019 è difficile selezionare i 10 video musicali più emblematici, quelli campioni di visualizzazioni e quelli semplicemente caratterizzati da una bellezza unica.
Scopri i migliori secondo Collater.al qui sotto!

Billie Eilish – you should see me in a crown

Creepy è bello. Ce lo insegnano Billie Eilish e Takashi Murakami nel video d’animazione che accompagna you should see me in a crown in cui la cantante prende le forme di un manga. Impossibile che ve lo siate perso.

FKA twigs – Cellophane 

Nel video Diretto da Andrew Thomas Huang, FKA twings ci mostra tutta la bellezza e la sensualità racchiusa nell’arte della pole dance. 

A$AP Rocky – Kids Turned Out Fine 

È la sobrietà di A$AP Rocky a lasciarci sempre senza parole, come quella in Kids Turned Out Fine, in cui il rapper passa da una situazione psichedelica all’altra, sempre indossando la babushka. 

Denzel Curry – Black Balloons 

Video un tantino surreale quello di Denzel Curry per Black Balloons dall’album TA13OO. Ma arrivate fino in fondo, troverete droghe, fighe atomiche, galera. 

Solange – Things I Imagined / Down The Clique 

Solo lei, Solange, poteva condensare in un unico video elementi come i cowboy, uomini e donne in tailleur che ballano, Houston e copricapi scintillanti. E il risultato finale ha una classe difficile da trovare. 

Liberato – Guagliò 

Si tratta di uno dei cinque video che compongono una mini-serie dal titolo “Capri Rendez-Vous“. Con la regia di Francesco Lettieri, i video raccontano la storia d’amore tra Carmine, giovane isolano, e Marie, attrice francese. Grazie all’utilizzo del bianco e nero il risultato ci ricorda gli intramontabili film di Truffaut e Jean-Luc Godard. 

Joji – Sanctuary 

Se questo video non è surreale non so cosa lo possa essere. Sanctuary racconta l’odissea nello spazio di Captain Joji che viaggia attraverso gli anni ’80 tra alieni, ciotole di latte, cereali e sangue e cristalli di Luna. 

Tyler, The Creator – A Boy Is A Gun 

In A Boy Is A Gun, Tyler, The Creator lascia spazio al suo alter ego, IGOR. Ragazzo dallo stile invidiabile che sfoggia come nessun altro la sua capigliatura biondo platino, che nel video è alle prese con la fine di una relazione e il trauma dell’abbandono in una villa stupenda che diventa per lui un labirinto senza via d’uscita.

Peggy Gou – Starry Night 

Questo video è un vero e proprio omaggio alle origini coreane di Peggy Gou. Grazie a un’alternanza di scene in movimento e immagini ferme possiamo ammirare la bellezza dei paesaggi. 

Rosalía – DE AQUÍ NO SALES

La promessa musicale di quest’anno, la cantante spagnola Rosalía ci ha ammaliato con il video diretto da Diana Kunst e Mau Morgó, in cui canta in acque nere d’inchiostro illuminata da un copricapo di diamanti, va in giro su motociclette infuocate e sa sempre come rendere tutto bellissimo.

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Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie

Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie

Andrea Tuzio · 1 giorno fa · Photography

Dopo la sua performance al Coachella 2023 non priva di polemiche, si torna a parlare di Frank Ocean ma per questioni completamente diverse.

Homer, il brand indipendente di lusso lanciato due anni fa dallo stesso artista di Long Beach e che si occupa principalmente di realizzare e vendere gioielli come ciondoli, anelli, collane, orecchini diamantati, bracciali in argento riciclato e oro 18 carati, tutti prodotti artigianalmente in Italia e caratterizzati da forme divertenti e colori vivaci, ha pubblicato un libro fotografico.

Da pochi giorni infatti è possibile ordinare sul sito di Homer, al prezzo di 90€, Mutations, un libro fotografico di 48 pagine che rappresenta una retrospettiva di opere realizzate tra il 19 ottobre e il 22 dicembre 2022, per lo più foto scattate dallo stesso Ocean. 
Una serie di scatti che ci mostrano un lato del cantante statunitense nuovo, unico e che mostrano, ancora una volta, quanto sia raffinata e ricercata la sua estetica.

Se volete portarvi a casa una vera chicca da collezione come Mutations, il libro fotografico di Frank Ocean, vi basta cliccare qui.

Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie
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I paesaggi malinconici di Alana Celii

I paesaggi malinconici di Alana Celii

Anna Frattini · 7 ore fa · Photography

Alana Celii è una fotografa americana che ridefinisce tempo e significati scattando paesaggi e soggetti dall’aura malinconica e senza tempo. Ora photo editor del New York Times, precedentemente ha lavorato sia per il Wall Street Journal che per il TIME parallelamente alla sua carriera nella fotografia. La sua prima monografia, Paradise Falling, è una serie di fotografie che ridefinisce la sensazione di perdita mostrando cosa significa sentirsi persi attraverso metafore che guardano all’astrologia, al mito e al simbolismo.

Per Celii il punto di partenza è la natura, immortalata talvolta scattando senza soluzione di continuità e improvvisando. Dopo Paradise Falling, la fotografa americana ha iniziato un progetto nuovo alla scoperta dei paesaggi della West Coast dopo il suo trasferimento in California. In queste immagini è chiara la matrice californiana nelle textures e nei colori intensi riconoscibilissimi nei paesaggi sconfinati immortalati dalla fotografa.

Per scoprire altri scatti di Alana Celii qui il suo profilo Instagram.

Ph. courtesy Alana Celii

I paesaggi malinconici di Alana Celii
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I paesaggi malinconici di Alana Celii
I paesaggi malinconici di Alana Celii
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La fotografia eterea di Matteo Zanin

La fotografia eterea di Matteo Zanin

Giorgia Massari · 5 giorni fa · Photography

“Ci sono ipotesi diverse su come siamo venuti al mondo, c’è chi dice dagli animali come conseguenza dell’evoluzione della specie e c’è chi dice per mano di Dio, ma di certo sappiamo che quando lasceremo questo pianeta, ciò che resterà di noi sarà solo polvere.” con queste parole il fotografo italiano Matteo Zanin (1986) riflette sul nostro destino attraverso una serie di scatti di nudo artistico. La polvere, le briciole, i detriti, le ceneri sono il punto di partenza del suo progetto fotografico POLVERE in cui la materia naturale e il corpo umano diventano una cosa sola.

Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al

In un’ambiente arido, privo di vegetazione, una donna nuda, dall’aspetto candido e leggero vaga nel desertico paesaggio, mimetizzandosi e amalgamandosi ad esso. “La donna è l’essere vivente che più si avvicina alla natura, perché come lei è l’unica che può creare un’altra vita.” riflette Zanin.

Gli scatti appartengono ad una sfera eterea, che rimanda lo spettatore ad uno scenario quasi apocalittico. L’ultima donna sul pianeta, una ninfa solitaria, in cerca di acqua, di una fonte di vita. Con il tempo il suo corpo si congiunge alla natura, fino a diventare parte della stessa. Contorcendosi imita le sue forme, abbracciandola le dimostra il suo amore.

La passione per la Street photography e il suo approccio cinematografico, oltre alla sua esperienza nel campo della moda, emergono particolarmente nella serie POLVERE, capace di riassumere l’identità artistica di Matteo Zanin e di restituire una serie di sentimenti contrastanti. La natura può dare ma può anche togliere.

Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al

Courtesy and credits Matteo Zanin

La fotografia eterea di Matteo Zanin
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La fotografia eterea di Matteo Zanin
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Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America

Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America

Anna Frattini · 6 giorni fa · Photography

Classe 1980, J. Jason Chambers è un fotografo americano che racconta l’America attraverso i suoi scatti, viaggiando di stato in stato e ispirandosi al New Topographics Movement. Scorrendo fra gli scatti del fotografo sembra di vedere un’America molto diversa da quella che ci immaginiamo. Insegne al neon luminose, stazioni di servizio e vecchie automobili sospese in un’atmosfera quasi cinematografica. Chambers sembra essere in continuo movimento, dalla California fino a Wall Street passando per il deserto. Le fotografie scattate a New York fanno da contraltare alle suggestioni desertiche del New Mexico e ai panorami texani di Marfa.

La riflessione di J. Jason Chambers su una nuova topografia influenzata dall’uomo si ispira a una mostra risalente al 1975 a Rochester, New Topographics. In questa occasione furono esposti 10 fotografi alle prese con l’arrivo del Concettualismo e del Minimalismo nella fotografia degli anni ’70. Il SFMoMA, nel 2010, ha deciso di riportare in vita questa mostra rivelando il ponte pre-esistente fra il mondo dell’arte contemporanea e quello della fotografia.

Il punto di incontro fra la fotografia di J. Jason Chambers e New Topographics sta nel rapporto fra l’uomo e l’ambiente. Stazioni di servizio, motel o parcheggi fanno ormai parte del nostro immaginario quando si parla di paesaggistica così oggi come negli anni ’70.

J. Jason Chambers

Per scoprire altri scatti di J. Jason Chambers qui il suo profilo Instagram.

Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America
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