Dal corto animato Coldsore di Caitlin McCarthy si possono estrapolare due morali, una più triste dell’altra. La regista e animator londinese ci presenta una classica scena che potrebbe svilupparsi in un qualsiasi lice del mondo. Da una parte c’è la ragazza bella e popolare che anche quando contrae un virus virale come l’herpes labiale non perde il suo fascino, anzi, i compagni l’ammirano ancora di più perché vuol dire che ha baciato qualcuno. Dall’altra parte c’è la ragazza emarginata, timida e invisibile che quando scopre che l’herpes si trasmette baciandosi cerca disperatamente qualcuno su internet che sia disposto a baciare lei.
Alla fine anche l’ingenua protagonista contrae il virus, ma alla reginetta della scuola è già passato e lei rimane l’idiota che è riuscita a farsi trasmettere l’herpes da qualcuno.
Il primo, triste, lato che il video mette in evidenza è la condizione che alcuni adolescenti vivono al liceo, che sono talmente tanto condizionati da ciò che fanno quelli più popolari da volerli imitare in tutto e per tutto, senza tenere conto dei pericoli.
La seconda, forse ancora più triste, verità sta nel fatto che per molti ragazzi e ragazze internet rappresenta l’unica fonte di conoscenza e di confronto, e la loro disperazione li porta a credere a tutto quello che leggono sui siti o sui social.
Coldsore è un video che fa pensare, da vedere e rivedere.





