Quando nel 1997 uscì Funny Games capì subito che cera qualcosa che non andava. Il pubblico.
Lintento di rappresentare la cosmogonia della sofferenza umana senza alcuna logica narrativa, oltre a seviziare gli occhi dello spettatore lo rendeva incapace di comprendere fino in fondo ciò che stava accadendo. Ancor di più quando i due educatissimi teenagers chiedono a chi li guarda se siano ancora convinti della loro colpevolezza dal momento che quanto hanno appena visto in realtà non è mai accaduto.
La stessa domanda che a distanza di tredici anni mi pongo guardando D.I.W.S.W.T.T.D.. Il video girato dal regista norvegese Kristoffer Borgli per i Serena-Maneesh, band alternative rock di Oslo.
Il fratellino di Funny Games che ha per protagonisti i cugini leccati di Mickey e Mallory Knox. Un clip che a differenza del gioiellino di Haneke lascia profondamente perplessi su chi alla fine sia la vittima e chi il carnefice.
Un sadismo reso ancora più fastidioso dallelegante e svagata leggerezza che solo la band di Oslo riesce a trasmettere in chi li ascolta.