Lo scorso 31 luglio, presso il Suzhou International Expo Center, ha inaugurato la nona edizione del Suzhou Cultural & Creative Cultural Industry Expo e tra le opere e le installazioni presentate una in particolare ha fatto parlare di sé.
Face to Face, questo il nome dell’installazione realizzata dal Convergent Architecture Studio (CAS) per il social isolation pavilion, un padiglione interamente dedicato all’analisi e all’esplorazione delle conseguenze derivate dalla quarantena.
Al centro della ricerca del Convergent Architecture Studio c’è l’oggetto che è diventato un vero e proprio simbolo sia della battaglia contro la pandemia, sia di ciò che ognuno di noi può fare per contribuire al miglioramento della situazione: la mascherina.
Face to Face si presenta come uno spazio formato da 80 file di tende realizzate con un totale di 117.539 mascherine in cui è possibile entrare per scoprire che al suo interno è stato creato uno spazio in cui sostare. Una volta immersi nell’opera, le migliaia di mascherine attutiranno sia la luce sia i suoni, rievocando quella sensazione di isolamento che abbiamo provato tutti durante la quarantena.
L’obiettivo di Face to Face è quello di far riflettere sull’importanza delle mascherine e dimostrare visivamente che forse una mascherina da sola no può fare la differenza, ma tante possono cambiare il corso della pandemia.







