Tra i progetti di Collater.al c’è una serie intitolata Ballet Mécanique, che consiste in una raccolta di video con l’obiettivo di mettere in evidenza la sincronia di movimenti quotidiani, che abbinati ai rumori di lavorazione, creano una sorta di coreografia tranquillizzante. Il loop è un meccanismo che ipnotizza e riappacifica i sensi dell’uomo, succede di accorgersene quando ci sono video con effetti ottici di forme geometriche, ma anche nella vita di tutti i giorni possiamo assistere a movimenti coordinati dai quali non è possibile togliere l’attenzione.
Il motion artist Joe Pease nei suoi video va alla ricerca proprio di queste situazioni e questi movimenti ripetuti, o meglio li ricrea in post produzione, incollandoli tra loro come fosse un collage e costruendo scene surreali.
I video di Pease sono costruiti partendo principalmente da scene all’aperto, questo perché le persone sono più dinamiche, interagiscono con lo spazio, correndo e muovendosi secondo i tempi imposti dal traffico, dalla fretta e dalle altre persone. Il lavoro che compie l’artista è quello di sincronizzare tutti questi tempi e questi momenti, con la presenza dell’uomo che rende tutto più affascinante e in alcuni casi pericoloso.
Quello che ipnotizza delle opere di Joe Pease sono anche i dettagli nelle scene di gruppo, c’è sempre un o o più personaggi che rompono lo schema di apparente tranquillità, compiendo azioni strane e imprevedibili. Sarà surreale quindi vedere un uomo in camicia che scava una fossa tra i passanti di un incrocio metropolitano, oppure sempre a un incrocio simile chiedersi cosa ci faccia la scrivania di un ufficio e una stampante che sputa fogli di carta a ripetizione.
Il lavoro di Joe Pease è apprezzato e lo ha portato a un discreto successo nella cerchia di collezionisti di NFT, un mondo che ha valorizzato le opere dell’artista e la Motion Art, una corrente meno valorizzata dal mercato dell’arte tradizionale.
IN un’intervista a Undrgrnd Lo stesso artista ha spiegato che “sono stato molto fortunato ad avere un gruppo di grandi artisti e collezionisti che hanno sostenuto il mio lavoro e mi hanno aiutato a spingerlo attraverso i loro canali. Per anni il mio lavoro è stato solo per me stessa che vivevo esclusivamente sul mio Instagram. Quando sono arrivati gli NFT, mi sono sentito così grato di avere uno spazio permanente in cui vivere i miei pezzi. Penso che la Motion Art sia decisamente una forma d’arte, le persone possono ora guardare l’arte del movimento attraverso una lente diversa con l’aiuto della blockchain. La blockchain e gli NFT hanno cambiato la mia visione di come le persone possono interagire con il mio lavoro.“