Non tutte le ferite fanno male, alcune svelano la bellezza nascosta sotto la superficie, proprio come quella appena terminata da JR sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze.
Un anno fa la sua “Finding Hope” realizzata in una piccola strada del 19° Arrondissement di Parigi è diventata l’opera simbolo di uno dei periodi più bui degli ultimi anni, un’opera che rappresenta l’importanza dell’immaginare sempre un mondo migliore.
Oggi JR è tornato con un artwork che affronta uno dei temi centrali degli ultimi mesi, al quale l’artista non poteva certo rimanere indifferente: la chiusura dei musei.

C’è chi dice che è una scelta giusta, che se chiude tutto allora devono rimanere chiuse anche le gallerie d’arte, e poi c’è chi collega questa decisione alla sempre minore importanza che lo Stato (o forse la società) dà alla cultura.
JR non ha fatto grandi dichiarazioni pompose, non ha scritto post o fatto storie della durata di qualche secondo, ma in quanto artista ha affrontato il problema con quello che forse è l’unico mezzo per farlo, l’arte.
Così, stamattina, JR e Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, hanno presentato “La Ferita”, un’installazione site-specific realizzata sulla facciata di Palazzo Strozzi.
«La nuova opera di JR rappresenta un segnale forte di riflessione sulle difficili condizioni di accesso alla cultura nell’epoca del Covid-19 ma allo stesso tempo un’occasione per un nuovo coinvolgimento del pubblico all’insegna di valori come libertà, immaginazione creativa e partecipazione. Nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione.» – Arturo Galansino
Un’enorme crepa sembra aprirsi nel muro del Palazzo rinascimentale e rivela tutta la bellezza racchiusa al suo interno: il famoso giardino porticato al pian terreno, una biblioteca e le sale dei piani superiori che continuano a ospitare quelle opere che da tanto tempo ci sono proibite. La Nascita di Venere e la Primavera del Botticelli fanno da sfondo alla bellezza delle forme del Ratto delle Sabine del Giambologna e guardandoli ci sembra finalmente di tornare a respirare.

«Dicono che i musei siano chiusi. Ma sta a noi aprirli. Qui a Firenze, la città di Botticelli, Donatello, Machiavelli e Dante, abbiamo aperto Palazzo Strozzi per voi. In questi ultimi mesi siamo stati privati della possibilità di stare insieme, ma abbiamo ancora la libertà di sognare, creare, immaginare il futuro. Forse non è molto, ma ce l’abbiamo!» – JR
“La Ferita” rimarrà visibile sulla facciata di Palazzo Strozzi fino al 22 agosto, mentre i musei, quando torneremo alla normale routine, saranno sempre aperti. Non dimentichiamolo.