Art I murales che prendono vita grazie a un’app
Artstreet art

I murales che prendono vita grazie a un’app

Giorgia Massari
leon keer

Le opere dello street artist olandese Leon Keer sorprendono sotto due punti di vista. Il primo forse è l’aspetto meno curioso ovvero la sua capacità di creare murales estremamente illusori, ma il secondo è alquanto inaspettato. I suoi muri, già così vivi, prendono letteralmente vita grazie a un’app di realtà aumentata. In passato abbiamo già parlato di lui e della sua opera Shattering, le quattro tazzine impilate sulla parete di un edificio in Svezia che, se inquadrate con lo smartphone, cadevano una dopo l’altra. Questa operazione è ripetuta da Leon Keer in tutte le sue opere sparse per il mondo, soprattutto negli States e nel nord Europa. Scopriamo qualcosa in più su questa idea geniale.

Negli ultimi anni la street art ha finalmente ottenuto il riconoscimento e l’attenzione che merita. Tutto ciò ha portato a uno sviluppo velocissimo in diverse direzioni. Da nuovi materiali a nuove superfici, come Saype che molto spesso sostituisce i muri con i prati, fino e addirittura a rendere le opere animate come nel caso di Leon Keer. Con i suoi lavori il digital incontra la strada e l’ambiente underground si apre alla tecnologia. C’è da dire che quando Keer pubblica sui social un nuovo murales, tutti corrono a vederlo e non solo per fotografarlo ma per vedere cosa succede se inquadrato con l’app apposita, per altro realizzata dall’artista in collaborazione con 3Dpicnic e disponibile sia su iOS che Android. Il nome dell’app non lascia spazio a dubbi, infatti Leon Keer la chiama con il suo stesso nome.

Artstreet art
Scritto da Giorgia Massari
x
Ascolta su