La prima volta che ho sentito parlare di Droga5, l’agenzia creativa fondata da David Droga, ero all’università e si parlava di commercial che hanno fatto la storia. La campagna in questione è “Decode Jay-Z with Bing”, pensata per l’uscita dell’autobiografia di uno dei rapper e produttori più celebri al mondo. Per l’occasione le pagine del libro sono state collocate in diversi punti degli States e la scelta della posizione è stata ispirata dalla storia raccontata in ciascuna di esse. Per chi volesse saperne di più, la trovate qui.
Oggi sono trascorsi dodici anni da quella campagna e, nel frattempo, Droga5 ha continuato a firmare alcune delle campagne più conosciute e premiate di sempre.
L’ultima è uscita lo scorso 24 aprile ed è stata realizzata per un cliente di lunga data, il New York Times. La campagna, dal titolo “More of Life Brought to Life”, guida i lettori all’interno di un viaggio rivelatore che fa comprendere come quello del quotidiano newyorkese sia l’abbonamento essenziale per chiunque cerchi di capire e interagire con il mondo.
Come sono collegati tra loro le sneakers, il cambiamento climatico, l’intelligenza artificiale, la ricetta della torta al cioccolato, l’ambiente lavorativo, i crop top, l’evoluzione dell’uomo e i chewing gum? Tutto è connesso. Questo è il pensiero alla base della campagna che mette in luce come argomenti diversi possono innescare nuove scoperte e portarci a una maggior comprensione della realtà che ci circonda.
In “Sneakers” e “Gravity”, due dei tre spot che compongono la campagna – il terzo, “Time”, verrà rilasciato più avanti – ci vengono infatti mostrate una serie di storie, tratte da vecchi articoli del New York Times, che si intrecciano tra loro in modo sorprendente e, nel farlo, replicano l’esperienza di lettura online di un qualsiasi iscritto al quotidiano. E così, partendo da un articolo scritto nel 2021, da Daisuke Wakabayashi, sulla storia delle sneaker si assiste a un susseguirsi di titoli e testi sovrapposti che conducono ad argomenti diversi per poi tornare al punto di partenza, questa volta però con una maggior consapevolezza.
Nulla di diverso da ciò che il New York Times fa ogni giorno con i suoi articoli: contestualizzare gli eventi mettendo in evidenza i nessi tra questi ultimi.
La campagna “More of Life Brought to Life” terminerà a luglio, perciò non ci resta che attendere l’uscita del terzo e ultimo spot. Nell’attesa, l’invito è a dare un’occhiata ai due spot già usciti.