Oh Carla è un brand che si definisce 100% hand made, attento al tema della sostenibilità – sempre più attuale – facendo l’occhiolino alla couture. Nel 2020, Carlotta Boldracchi e Claudia Nesi hanno fondato questo brand con l’obiettivo di lavorare a stretto contatto con fibre riciclate e scampoli focalizzandosi sulla produzione di pezzi unici. Il tutto quasi sempre replicabile grazie ai cartamodelli e a seconda della disponibilità di tessuto. Insomma, un brand ancora agli inizi ma con il potenziale di cambiare qualcosa – anche in piccolo – nel mondo della moda sostenibile.

L’ultima collezione, la 003, prende ispirazione dagli abiti delle donne aviatrici come Amelia Earhart, da collage russi e vecchie immagini di Cher e Blondie. Ma non solo, guarda anche ai costumi da nuotatrice anni ’30, in particolare a quelli disegnati da Rudi Gernreich, designer leggendario inventore dell’Unisex Project. Oh Carla, in questa collezione, fa anche largo uso del color nude che viene utilizzato per ridefinire il corpo con piccoli elementi ricamati in maniera casuale, ma sempre controllati da un pattern ben preciso. Uno dei punti di svolta della collezione è sicuramente la sperimentazione con il collant, lavorato e bruciato per costruire piccoli top ma anche abiti dall’aspetto impalpabile che rendono un effetto “in movimento” alla silhouette.


La particolarità delle collezioni di Oh Carla sta nella possibilità di acquistare solo su ordinazione. Un approccio che – come dicevamo prima – guarda alla sostenibilità in modo lungimirante. «In una società consumistica il desiderio di accumulare cose non indispensabili ci porterebbe a dire che per essere sostenibili non si dovrebbe più produrre ma questo ovviamente non è realizzabile. Il desiderio è produrre solo capi che qualcuno desidera veramente e che ogni volta che li ritrova nell’armadio si ricorda esattamente di quanto li ha desiderati rivivendo ogni volta quella sensazione, giorno dopo giorno» spiegano le due fondatrici.





