Come è impossibile non sapere, il 2020 è iniziato con il rinnovato conflitto politico tra Stati Uniti e Iran.
L’escalation di minacce, dopo il raid Americano in Iraq che ha provocato l’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani, non accenna a fermarsi.
I Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione iraniana, tramite il loro comandante Hossein Salami, hanno comunicato agli USA di avere nel loro mirino 35 obiettivi sparsi nell’intera regione, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, tramite il suo account Twitter, ha risposto di averne ben 52, tutti molto importanti per l’Iran e la sua cultura.
We have targeted 52 Iranian sites (representing the 52 American hostages taken by Iran many years ago), some at a very high level & important to Iran & the Iranian culture, and those targets, and Iran itself, WILL BE HIT VERY FAST AND VERY HARD. The USA wants no more threats!
In risposta a questo tweet, l’architetto Mohammad Hassan Forouzanfar, ha dato vita a “Peace”, un progetto concettuale, coerente con i suoi lavori precedenti, con cui ha immaginato la “pace”.
Per trasmettere il suo messaggio l’artista ha adornato immagini di siti architettonici iconici, nonché patrimonio dell’UNESCO e patrimonio storico dell’umanità in Iran, di bandiere bianche che sventolano nel cielo.
L’obiettivo di Mohammad Hassan Forouzanfar è quello di sottolineare come questi siti e edifici non abbiano una loro importanza solo per l’Iran ma quanto, invece, la loro distruzione inciderebbe sull’intera storia dell’umanità.
Ad avvalorare la tesi dell’artista la Convenzione dell’Aia per la protezione dei siti culturali del 1954, la quale afferma che anche prendere di mira siti culturali è un crimine di guerra.