Le opere di Alberonero nascono da un dialogo intimo con lo spazio, da una concezione dell’arte come elemento fondante del paesaggio, in termini poetici.
“Pila” la sua ultima sua opera è un lampante esempio della concezione dell’arte del designer italiano.
L’installazione dialoga, per così dire, con la splendida architettura della città italiana.
Da un lato con la Cattedrale di Santa Maria Assunta e con le architetture contemporanee, dall’altro con il Giardino del Vignola e le due piazze principali della città, Piazza Cesare Battisti e Piazza Vittorio Emanuele.
Godendo del privilegio unico di affacciarsi sui tetti della Rieti antica e su quel meraviglioso panorama che ogni giorno racconta e sintetizza al meglio il rapporto tra il patrimonio storico-artistico e il patrimonio naturalistico che istituzioni e cittadini si impegnano a conservare e che ancora fortemente influenza la cultura del luogo.

L’opera è stata realizzata per TraMe-Tracce di Memoria, progetto culturale dell’agenzia The Uncommon Factory, a cura di Annalisa Ferraro, sostenuto dalla Regione Lazio e dai Fondi FESR, che per un anno e mezzo ha contribuito ad animare culturalmente la città di Rieti.
L’opera di Alberonero si pone quindi come un invito alla riflessione e alla contemplazione della storia e del paesaggio reatino. L’area scelta per l’installazione di “Pila” è una zona frequentata dai cittadini. Un luogo di passaggio, ma anche un posto in cui svagarsi e in cui sostare per rilassarsi.
Un opera solida e stabile che si fa evocazione della forte spiritualità che pervade la città di Rieti. Ricordando la sua speciale connessione con il cammino di Francesco, terra in cui il Santo ha consolidato la sua fede.
Credits: Alberonero, PILA, Rieti, 2020. Foto: Gianluca Gasbarri.