Da parecchio tempo progettavamo un viaggio in Portogallo, alla scoperta soprattutto delle sue meraviglie naturali grattate dal vento, dei colori, delle coste scoscese e dei paesaggi incastonati nella pietra cruda.
L’occasione ci è arrivata con il lancio della nuova Jeep Compass. Un’auto perfetta per un’avventura on the road e off the road. Così io e Gabriele, armati delle nostre macchine fotografiche e dei nostri smartphone, abbiamo deciso di realizzare un breve road trip lungo l’Algarve, la regione meridionale del Portogallo. Due giorni di viaggio che si sono trasformati in un racconto fotografico sviluppato in tempo reale sui nostri canali e che condensiamo qui in un breve diario di viaggio accompagnato da una selezione di scatti.
Il nostro viaggio inizia il 2 giugno, un periodo ideale, caldo moderato e poco turismo. Il mattino riceviamo le chiavi della nostra auto rossa fiammante e partiamo da Lisbona. Il sole ci accompagnerà per tutto il viaggio coperto per attimi da nuvole velocissime.
La prima tappa è il Cais Palafítico do Porto da Carrasqueira, un capolavoro di architettura popolare, costruito negli anni ’50 e ’60. Un piccolo porto costruito su pali di legno irregolari, apparentemente fragile e usato per l’attracco delle barche da pesca.
Un pranzo veloce in una caratteristica trattoria del vicino paese di pescatori, pesce fritto e insalata fresca, e poi di nuovo in auto verso Praia de Odeceixe. La spiaggia, una delle più belle di Aljezurche, si trova vicino alla foce del fiume Seixe e si presenta come una lunga e profonda lingua di sabbia protetta da alte scogliere. Lunghissima e semi deserta.
Da li, seguendo il sole verso sud, ci siamo ritrovati senza volerlo sopra una delle spiagge più belle delle regione, Praia do Beliche, un paradiso per surfisti di tutto il mondo. Una lunga scalinata non troppo ripida porta in questa spiaggia tranquilla incastonata tra le rocce e frequentata solo da appassionati.
Qualche chilometro con la nostra Jeep e giungiamo a Cabo de São Vicente, situato all’estremità sudoccidentale del Portogallo, l’ultima lembo dell’Algarve di fronte all’Oceano Atlantico. Ventosissimo e mozzafiato, il faro da una parte e le scogliere scoscese dall’altra. Il tramonto si trasforma in uno spettacolo cinematografico imperdibile.
Il secondo giorno dedichiamo il nostro giro alle spiagge situate nel comune di Lagoa, distretto di Faro. Iniziamo da Praia de Benagil una piccola spiaggia molto turistica, collegata via mare a numerose altre piccole spiagge meno affollate e bellissime. Una barca accompagna le persone in giro per le numerose grotte e calette, in particolare alla famosa grotta di Benagil, raggiungibile anche a nuoto o in canoa. Un santuario costruito dalla natura, in cui le pareti rocciose erose dal mare hanno formato un pantheon di pietra rossa con una cupola aperta al centro.
Poco distante si trova Praia da Marinha, una delle spiagge più belle ed emblematiche del Portogallo, e una delle 100 spiagge più belle del mondo. Scogliere rosse a picco sul mare e acqua turchese. Più di 150 scalini tra la scarsa vegetazione portano alla spiaggia, mentre un percorso per gli escursionisti lungo la parte superiore permette di ammirare le scogliere dall’alto.
Il terzo giorno la casa base ci aspetta. Un lungo viaggio di 4 ore ci conduce, prima di terminare il viaggio, per strade quasi deserte da Carvoeiro alla nostra ultima tappa. Sole e vento ci accompagnano a Nazarè e la famosa Praia do Norte, situata a nord dell’imponente Promontorio di Nazaré, più noto come Sítio. Una spiaggia aspra e bellissima, conosciuta principalmente dai surfisti per le onde più alte mai cavalcate dall’uomo. L’acqua è gelata e la corrente difficile da controllare. Rimaniamo seduti, assordati dal vento a guardare le onde.
Scattiamo le ultime foto all’auto e alle scogliere dal vicino faro. Poi ancora un’ora di viaggio al tramonto per arrivare a Lisbona.
Tutte le foto di @buddy_bradley e @inanutshell.

















