Durante i primi momenti di emergenza sanitaria, quella di Bergamo è stata la provincia italiana più colpita dalla pandemia. Nelle ultime settimane, a distanza di poco più di un anno, i suoi abitanti hanno deciso di restituirle vigore partecipando attivamente alla sua rinascita e contribuendo a sostenere un nuovo progetto di rigenerazione urbana.
HG80, Pilo Agency/King Of The Pilo, Pianura Urbana, Nuvole in Viaggio e Fondazione della Comunità Bergamasca sono gli artefici di SAB Project (StreetArtBall), l’iniziativa conclusa proprio qualche giorno fa che ha dato in mano a cinque street artist italiani il compito di riqualificare alcuni campetti da basket del territorio.
Il Baro, Fabio Petani, Manu Invisibile, Ale Senso e Giulio Vesprini hanno usato il terreno come una tela bianca e hanno realizzato cinque opere d’arte a cielo aperto nel territorio bergamasco, nello specifico a Bergamo, Gorle, Valtrighe, Casnigo e Treviglio.
Ale Senso Il Baro Manu Invisibile Fabio Petani Giulio Vesprini
A Bergamo, Il Baro ha rappresentato una fitta rete di pietre di un nuraghe, la tipica costruzione sarda pre-romana, per simboleggiare una struttura capace di sostenere tutti nei momenti di difficoltà. È un’opera che contiene molti riferimenti personali alla vita dell’artista, ma che al contempo riesce a rappresentare un bisogno universale e collettivo.
A Gorle, Fabio Petani (ne abbiamo parlato meglio qui) ha unito chimica e natura con un artwork dedicato all’ambiente. La sua opera raffigurala la Calathea “Makoyana”, una grande pianta purificatrice che trasforma le sostanze nocive dell’aria in ossigeno.
A Valtrighe, Manu Invisibile ha reinterpretato l’iconico screensaver Windows di un computer per aprire una finestra su un futuro pieno di opportunità. I rimbalzi della palla da basket rompono il vetro, spalancano le strade al colore e avviano il mondo verso la rinascita.
A Casnigo, in Val Seriana, Ale Senso ha dedicato il suo lavoro a Emiliano Perani, ragazzo di 37 anni morto a causa del Covid-19, grande appassionato di basket che amava giocare con gli amici proprio in quel campetto. L’opera rappresenta sei carpe multicolore che nuotano placide, animali simbolo di perseveranza e coraggio. Questo lavoro porta con sé un messaggio di socialità, condivisione e incontro e mantiene viva la memoria collettiva di Emiliano.
Infine a Treviglio, Giulio Vesprini interviene sul campo con “Horizon”, un’opera astratta dedicata al paesaggio colorata con le tonalità dell’ambiente circostante. L’artwork trasforma la zona in un punto di riferimento territoriale, uno spazio pubblico utile e piacevole, sempre più vicino alle nuove forme di tatticismo urbano.
Combinando arte e sport, in particolare street art e streetball, queste cinque opere si uniscono a un movimento internazionale che ormai da molti anni colora le città e i campetti di tutto il mondo. Sul territorio bergamasco, SAB Project dimostra la ripartenza del territorio soprattutto grazie al coinvolgimento e allo sforzo di varie comunità locali, di volontari e di appassionati di basket.
La bellezza di questa iniziativa, inoltre, è legata anche al suo scopo benefico, perché è stata accompagnata da una campagna crowdfunding a sostegno di alcune associazioni del territorio.
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