Ho incontrato Edo qualche mese fa, ma era dai tempi di Censured che mi promettevo di incontrarlo. Avevo visto diversi suoi lavori sui muri di Milano e i SATA mi avevano parlato di lui e della sua visione per cui volevo assolutamente conoscerlo. Sono stato nel suo studio per una chiacchierata veloce e alla fine ho comprato due dei suoi mostri che adesso ho ben in mostra a casa mia.
Edo non ama le definizioni (per lo meno, non quelle che gli danno di solito) ma io non riesco a non definire quello di cui scrivo. Un po’ mi viene in modo innato, un po’ è colpa dei meta tag di questo blog. Quindi ho deciso di trovare comunque un modo di definirlo e ho deciso di catalogarlo come Monster Portrait Artist. Chissà se gli piace…(boh).
I suoi Mostry hanno un passato da writer e amano senza dubbio la notte, perché è lì che nascono. Fuori dalla porta di un locale, in macchina in direzione dell’after, nei bagni di un club o sui divani di casa di uno sconosciuto. I mostri si prendono tutte le anime che possono, e scelgono soprattutto quelle a cui piace stare sveglie fino all’alba, quelle che non si curano di chi sta già andando a lavoro.
Sono proprio le facce dei mostri da clubbing quelle che Edo ama dipingere, quindi non sorprendetevi se tra di loro ci siete pure voi dopo l’ultima serata. Siete Solomostry.