Di solito capisco che sto sognando perché le persone non hanno un volto preciso. Poi occhei, magari cominciano a volare o diventano dei mostri o che so io, ma il primo elemento che mi dice che sto sognando è che non capisco bene come è fatto il volto della persona che ho di fronte.
Evidentemente faccio dei sogni simili a quelli di Nicolas Bruno, diciannovenne italo-americano che nelle sue fotografie dà vita a episodi onirici sperimentati da lui stesso nel corso di numerosi episodi di paralisi nel sonno.
Nel suo surrealismo concettuale si mescolano tutti gli ingredienti di una natura cupa e sfuggente in cui i corpi sono immersi o sprofondati. Nebbia, fumo, atmosfere lattiginose che avvolgono situazioni bizzarre e senza tempo i cui protagonisti sono sempre pressoché anonimi; burattini di una realtà che accade loro malgrado.
Le persone senza volto nei sogni rappresentano qualche elemento della nostra realtà che ci sfugge e che sarebbe bene conoscere. Fermati e pensaci.