Il terzo protagonista di Any Creative Form, la docu-serie che indaga la cultura creativa contemporanea prodotta da Collater.al Studio e Loft Films, è Erbil Sivaslıoğlu, fondatore di Bitti Gitti.
Leggete qui la nostra intervista e guardate il terzo episodio, ma se non l’avete ancora fatto potete recuperare qui e qui il primo e il secondo, rispettivamente con protagonisti il calligrafo Luca Barcellona e l’illustratore David Doran.
Any Creative Form nasce con l’obiettivo di indagare la cultura creativa contemporanea per colmare un gap creato dai nuovi distributori di contenuti d’intrattenimento, fortemente concentrati su un altro tipo di prodotto. Pensi che il nostro progetto possa diventare uno spunto per brand, piattaforme streaming e colossi di video on demand?
Man mano che la creazione e la condivisione dei contenuti diventa sempre più accessibile, la domanda per “il nuovo” continua a crescere. Le soglia di attenzione si accorcia e i brand cercano ogni giorno modi più innovativi e freschi per comunicare. Questo può sfociare nella mediocrità, nella nascita di copie di copie solo per il gusto di inventare qualcosa. Il potere dell’autenticità, della storia e della funzione sono molto più grandi del semplice nuovo, del facile da creare.
Alcuni grandi brand si servono già dell’arte contemporanea, ma si spera che questo numero cresca, dato che progetti come Any Creative Form ne mettono in luce la cultura creativa. Sostenere le idee con un tocco creativo potrebbe sembrare tantissimo lavoro all’inizio, ma a lungo termine ripaga. I brand che sono disposti a rimanere nella mente del consumatore prima o poi saliranno sul treno della cultura creativa contemporanea e ne capiranno la potenza.
Il nostro documentario mostra come tu riesca a divertirti con il tuo lavoro, come sei riuscito a trasformare la tua passione nel tuo lavoro?
Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di lavorare nel settore aziendale come ingegnere, designer freelance, fondatore di app startup e consulente strategico. Amo le sfide e sono sempre alla ricerca di miglioramenti basati sull’iterazione. Mi sono reso conto che non importa quello che faccio, dopo ogni stipendio corro a comprare materiali e strumenti per processi creativi pratici. Trovare un punto di riferimento per il lavoro e la passione è diventata per me una nuova sfida e sono stato felice di accettarla. A tutti piace creare qualcosa a mano. Ma dato che siamo circondati da alternative più semplici, creare le proprie cose sembra un processo lento e rudimentale. Ho fondato Bitti Gitti per rendere i processi artigianali più pratici ed efficaci che mai. Così attualmente tutta la mia passione è rivolta a incoraggiare le persone ad usare di più le mani anche nella vita di tutti i giorni.
Realizzare kit per serigrafia in legno, macchine fotografiche a foro stenopeico in legno, kit per la stampa cianotipica e amplificatori passivi pronti per la personalizzazione sono solo alcuni esempi.
Dopo 6 anni di Bitti Gitti, non mi sento ancora di lavorare. Mi occupo ancora di problem-solving e design ogni giorno. La creatività pratica è il cuore del mio programma quotidiano. Realizzare un prodotto e metterlo sul mercato è il modo migliore per darlo a chi lo cerca davvero. In questo modo ottengo il feedback più onesto.
Creare prodotti utili e sostenibili, ripaga di più, si ha più tempo per la creatività e per creare una rete di persone che la pensano allo stesso modo.
I nostri tempi sono caratterizzati da brand hype e produzione di massa, non hai vissuto come un rischio quello di dedicare la tua vita alla progettazione di oggetti fatti a mano?
Credo che ogni rischio nasconda al suo interno un’opportunità.
Quando è stata introdotta per la prima volta la produzione di massa stava davvero facendo la differenza, trasformando i prodotti più richiesti in prodotti più accessibili. Ora siamo bombardati. Tutto ciò che viene fatto a mano ormai si distingue immediatamente. Penso che ci sia un’enorme opportunità di utilizzare il potere dell’artigianato nella nostra vita quotidiana. E in ogni progetto firmato Bitti Gitti c’è un grande livello di artigianalità. Non sono solo io a fare tutto il lavoro e a vendere prodotti alle persone, è più un qualcosa di condiviso. Bitti Gitti realizza gli strumenti e le forme di oggetti grezzi e nei nostri laboratori aziendali le persone usano questi strumenti per realizzare le proprie creazioni.
La produzione in serie non è una cosa negativa di per sé. Può essere un grande strumento per un grande punto di partenza. Per esempio, usiamo l’intaglio a CNC su legno per ottenere ogni volta pezzi delle giuste dimensioni. Invece di usarlo così come è uscito dalla macchina, mescolando tecniche tradizionali con la creatività, otteniamo ogni volta pezzi unici.
In secondo luogo, penso che gestire la propria attività non sia mai stato così accessibile come oggi. I creativi hanno quasi tutti gli strumenti che si possono immaginare per trasformare le loro idee in prodotti. Dai canali di vendita online alle spedizioni in tutto il mondo, i mercati all’ingrosso e i fornitori di stoccaggio, ci sono un esercito di partner chiave con cui lavorare per guadagnare il tempo da dedicare ai processi creativi. Anche la facilità di apprendimento di nuove competenze è diventata più facile. Educando se stessi e con la continua evoluzione del prodotto penso che ci sia abbastanza spazio per tutti per fare della loro passione la principale risorsa di reddito oggi. Non è rischioso se ti stai godendo la corsa. Grazie a Any Creative Form ancora una volta per aver abbracciato i creativi, i produttori e gli imprenditori contemporanei e per aver diffuso la loro passione.
Credits:
Produced, Shot & Directed by Daniel Fazio
Edited by Ethan Salley
Artwork: Bitti Gitti
Produced by Collater.al Studio & Loft Films