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“My Dad”, il razzismo visto dagli occhi di un bambino

Le opinioni di un padre sulla società possono facilmente influenzare il comportamento di un figlio, cambiando la sua visione del mondo e modificando la sua percezione del circostante. Commenti di odio, razzismo e bigottismo si insinuano nel modo di pensare e di agire di chi li sente e trasformano la sua conoscenza del mondo.
My Dad”, il cortometraggio animato di Marcus Armitage, racconta proprio questo, perché dà uno sguardo al rapporto di un padre con il figlio ed esamina come il giudizio, la violenza e il disprezzo possano creare un ambiente di crescita tossico. 

Realizzato nel 2014 come progetto di laurea al Royal College of Art di Londra, questo breve film di 6 minuti racconta di una vibrante e colorata comunità multiculturale piena di esperienze e opportunità che diventa terreno di razzismo e intolleranza.
Con colori vivaci, movimenti espressivi e un ritmo incalzante, “My Dad” prova ad esaminare da dove viene la paura verso gli altri e a capire come le storie vengono tramandate analizzando in profondità come un pensiero può essere trasmesso di generazione in generazione.

Nominato ai BAFTA 2015, questo cortometraggio è un’opera difficile e rilevante che fa riflettere e che esplora una prospettiva diversa sul razzismo. Guardalo qui. 

CREDITS
Directed/written/animated by Marcus Armitage
Additional Animation by Jonathan Long, Diana Gradinaru and Noriko Ishibe
Voice by Divian Ladwa
Sound Design Laura Jane Stacey
Sound Mix by Mike Wyled
©Royal College of Art 2014
Supported by the Nat Cohen Scholarship

“My Dad”, il razzismo visto dagli occhi di un bambino
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