Designer affermati ed emergenti possono sostenersi a vicenda? Ce lo chiediamo in occasione dell’ultima edizione della Venice Design Biennial che aprirà domani per concludersi il 18 giugno. I designer emergenti annunciati quest’anno dalla Biennale dedicata al design sono moltissimi, fra questi Riccardo Cenedella, i Galapagos e Tadeáš Podracký. Tutti controbilanciati da altrettanti creativi già affermati nel mondo del design, fra cui Sara Ricciardi e Elisa Ossino. Questo confronto-incontro mostra chiaramente come gli emergenti stiano prendendo piede anche in occasioni come quella della Venice Design Biennial, avendo l’opportunità unica di confrontarsi con i grandi del design internazionale. Vediamo cosa comporta tutto ciò.

Il tema dell’edizione di questo anno – curata da Luca Berta e Francesca Giubilei – è Auto-Exotic. Questo concept si sviluppa intorno a un saggio di Edward Said che già nel 1978 parlava di come, a partire dal XVIII secolo, l’indagine culturale sull’Oriente rivelasse connessioni concettuali con pratiche colonialiste. Il fascino che l’esotico esercitava sull’Europa non faceva che intrecciarsi con le pratiche dell’egemonia politica, militare e commerciale. Per questo, femminilità, passività e sensualità vengono ridefinite in occasione della Venice Design Biennial. Persino la globalizzazione – per come la conoscevamo – sta cambiando, con il dominio del capitalismo occidentale che vacilla. L’exotic sta morendo e la sua definizione viene ribaltata per ricercare nuovi significati dentro alla nostra stessa cultura.

Un tema così coinvolgente come Auto-Exotic non può che avvicinare e mettere a confronto designer da tutto il mondo, emergenti e non, rendendo possibile un ambiente di cooperazione e vicinanza nella cornice perfetta. Non poteva essere che Venezia – la più esotica di tutte le città occidentali – il posto ideale per questa occasione di incontro.

In definitiva, pensiamo che designer emergenti e affermati possano coesistere in ambienti come quello della Venice Design Biennial non solo grazie alla forza del tema di quest’anno ma anche perchè lo abbiamo visto succedere ultimamente a Milano. Pensiamo al Fuorisalone, in particolare ad Alcova – l’Ex Macello di Porta Vittoria – che ha rubato la scena al Salone del Mobile grazie alla massiccia presenza di emergenti e di collectible design di cui abbiamo già parlato. L’incontro tra designer emergenti e affermati non può che aprire una nuova stagione di confronto e generare nuovi orizzonti per il mondo del design.