Devo essere onesto, sono un po’ di parte nello scrivere questo articolo, le camp collar shirt sono il mio feticcio preferito di questi ultimi anni.

Forse più conosciute come bowling shirt, cuban shirt, cabana shirt, alpha shirt o safari shirt, (sì, troppi nomi avete ragione), le camicie caratterizzate dal camp collar sono tornate di prepotenza ad essere un must dell’abbigliamento maschile e non soltanto.


Un item casual che però allo stesso tempo rappresenta una validissima alternativa in occasioni in cui l’outfit richiesto è più elegante, un pezzo trasversale se ce n’è uno.
Come dicevo i nomi che questo capo si porta dietro sono tanti e questo è frutto della sua storia sfaccettata e dibattuta, ma proviamo a fare un po’ di chiarezza e provare a raccontarla.

Le origini della camp collar shirt si fanno risalire verso la fine del XIX secolo, c’è chi afferma che arrivi dalle Filippine, chi dal Messico e chi invece dice che sia originaria di Cuba via Spagna. Io propendo per quest’ultima, anche perché sono stati proprio i lavoratori cubani a renderla popolare negli Stati Uniti con l’esodo di massa verso Miami e successivamente a New York dopo l’esilio cubano del 1959.


Chiamata “Guayabera”, la camicia aveva (e ha tuttora ovviamente) una vestibilità estremamente comoda e proprio quel colletto largo e piatto dava un po’ più di “respiro” a chi la indossava durante il lavoro sotto il sole e attanagliati dal caldo torrido.

Già negli anni ’30 la camp collar divenne un capo indossato anche al dii fuori dell’ambito lavorativo e come alternativa informale all’abito con giacca e cravatta, ma fu soltanto dopo il ’59 che conquistò in pochissimo tempo e definitivamente anche gli Stati Uniti.


Grazie a personaggi di rottura come Elvis, John Fitzgerald Kennedy, Martin Luther King, il James Bond di Sean Connery, Marlon Brando, il Tony Montana di Al Pacino, Ernest Hemingway e tanti altri che la indossavano abitualmente nel loro tempo libero, la camicia cubana è diventata la massima espressione del casual di alto profilo.


Oggi la camp collar shirt è entrata di forza nelle collezione dei maggiori brand di moda (vedi Prada con le “Bowling shirt” o Aimé Leon Dore con le “Rico”), suffragando in modo empirico il valore estetico e storico di un item iconico.

