Come sarà Cortona On the Move 2023: “More or Less”, imperdibile.

Come sarà Cortona On the Move 2023: “More or Less”, imperdibile.

Laura Tota · 4 settimane fa · Photography

More or Less” è il concept che guida l’edizione 2023 del festival di fotografia Cortona on the Move, tema che apre sterminate interpretazioni e che, quasi in contrapposizione con la sua traduzione letteraria, vuole scandagliare in maniera netta e precisa un universo dicotomico su cui si muovono istante sociali e individuali, passate, presenti e future: una vera e propria cartina al tornasole che guiderà gli oltre 30 artisti per oltre 26 mostre della tredicesima edizione di Cortona On The Move nell’iconico borgo toscano.

cortona on the move | Collater.al

Come afferma Paolo Woods, Direttore Artistico del Festival di fotografia, «More or Less è il tema che ho scelto per questa edizione. Queste categorie definiscono il mondo in cui viviamo, le nostre aspirazioni, le nostre paure, le nostre appartenenze. La contrapposizione tra l’abbondanza e la scarsità, il superfluo e l’essenziale, le élite e le masse, l’accumulo e la dispersione. More or Less sono anche temi molto cari alla fotografia, intorno ai quali si sono sviluppati interi generi. A Cortona On The Move 2023 esploreremo More, guardando al passato e al presente, e ci soffermeremo Less sugli stereotipi, offrendo un programma ricco di spunti per comprendere il nostro mondo, e al contempo, povero di semplificazioni.»

cortona on the move | Collater.al
©Arnoldo Mondadori Editore

E nella lunghissima carrellata di autori nazionali e internazionali invitati a declinare il tema, emerge sin da subito una ricerca attenta, dinamica e pronta ad accogliere interpretazioni originali e a creare contenuti curati ad hoc: come il progetto “Ambiziosamente tua” – Amore e classi sociali nel fotoromanzo” a cura di Frédérique Deschamps & Paolo Woods in partnership con Fondazione Mondadori, in cui gli iconici fotoromanzi sembrano anticipare idealmente i più contemporanei influencers con cui condividono un giudizio di “leggerezza culturale” che supera i tempi.

A fianco di nomi di pregio assoluto nel panorama fotografico internazionale tra cui Larry Fink (uno tra i primi fotografi a testimoniare attraverso i suoi lavori la divisione in classi all’interno della società e di cui sarà esposta la raccolta di opere dal titolo Class Issues), Massimo Vitali (testimone dell’eccesso insito nel consumo turistico dei territori) o Chauncey Care (che con il suo “Working Class Heroes” denuncia la crescente dominazione sui lavoratori da parte delle multinazionali e delle élite che le dirigono e le posseggono), numerosi i nomi di autori che presentano lavori inediti.

cortona on the move | Collater.al
©Larry Fink
cortona on the move | Collater.al
©️Massimo Vitali
cortona on the move | Collater.al
©Chauncey Hare – The Bancroft Library

Per citarne solo alcuni, il nostalgico Memory Diamonds di Reiner Riedler (sulla realizzazione di diamanti a partire dalle ceneri dei defunti), il maniacale Katalog di Barbara Iweins (che fotografa dopo un trasloco tutti i 12.795 oggetti in suo possesso) o l’agrodolce Aka Zidane di Michaël Zumstein (una serie di ritratti che immortalano giovani uomini e donne africane che indossano il costume dell’eroe contemporaneo, ovvero il calciatore: un cortocircuito tra l’immagine di benessere cui la società ci insegna ad ambire e la necessità di portare a casa altri tipi di trofei).

Tra gli autori italiani in mostra, Marco Tiberio e Maria Ghetti con il progetto Invisible Cities CalaisMarco Zanella con Scalandrè, progetto vincitore del Premio Amilcare G. Ponchielli e Fausto Podavini che, in partnership con Medici Senza Frontiere, presenta il progetto Apnea.

cortona on the move | Collater.al
©Michaël Zumstein
cortona on the move | Collater.al
©Barbara Iweins

La musica trap e quella rap dialogano attraverso due progetti, ovvero Ultima Chance di Marco Garofalo che ritrae le periferie di Roma, Milano, Firenze, Napoli, Parigi e Londra in cui la tra gioca il ruolo di colonna sonora dell’urgenza sociale e Get Rich or Die Tryin’ (a cura di Lars Lindemann & Paolo Woods), una collettiva che ripercorre i 50 anni della musica rap attraverso lo sguardo di tanti fotografi che hanno seguito la nascita di questo movimento e ne hanno cristallizzato l’iconografia.

«Il nostro obiettivo è continuare quell’indagine della contemporaneità e del mezzo fotografico che ha caratterizzato il percorso intrapreso dal festival fin dall’inizio, arricchendola con nuovi valori e strumenti. Non solo opere inedite che aprono prospettive extra e meta-fotografiche, ma anche progetti che vadano oltre il principale medium di riferimento», dichiara Veronica Nicolardi, Direttrice di Cortona On The Move: lo scopo sembra essere pienamente raggiunto, grazie anche a una serie di partnership e collaborazioni con istituzioni e sponsor importanti e altrettanti progetti culturali realizzati ad hoc, senza perdere di vista il valore dell’immagine e la sua centralità nella società contemporanea. A ospitare le mostre, il centro storico della città, la Fortezza medicea del Girifalco e la “Stazione C” nei pressi della Stazione di Camucia-Cortona, a testimoniare la necessità di portare la fotografia fuori dalle sedi istituzionali e di far rivivere il territorio su cui insiste.

Cortona on the Move inaugurerà a Cortona il 13 luglio con un fitto programma di talk, presentazioni e letture portfolio e sarà visitabile fino all’1 ottobre 2023. Le info su tutti gli autori al link.

cortona on the move | Collater.al
©Dana Lixenberg
Come sarà Cortona On the Move 2023: “More or Less”, imperdibile.
Photography
Come sarà Cortona On the Move 2023: “More or Less”, imperdibile.
Come sarà Cortona On the Move 2023: “More or Less”, imperdibile.
1 · 9
2 · 9
3 · 9
4 · 9
5 · 9
6 · 9
7 · 9
8 · 9
9 · 9
Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie

Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie

Andrea Tuzio · 1 giorno fa · Photography

Dopo la sua performance al Coachella 2023 non priva di polemiche, si torna a parlare di Frank Ocean ma per questioni completamente diverse.

Homer, il brand indipendente di lusso lanciato due anni fa dallo stesso artista di Long Beach e che si occupa principalmente di realizzare e vendere gioielli come ciondoli, anelli, collane, orecchini diamantati, bracciali in argento riciclato e oro 18 carati, tutti prodotti artigianalmente in Italia e caratterizzati da forme divertenti e colori vivaci, ha pubblicato un libro fotografico.

Da pochi giorni infatti è possibile ordinare sul sito di Homer, al prezzo di 90€, Mutations, un libro fotografico di 48 pagine che rappresenta una retrospettiva di opere realizzate tra il 19 ottobre e il 22 dicembre 2022, per lo più foto scattate dallo stesso Ocean. 
Una serie di scatti che ci mostrano un lato del cantante statunitense nuovo, unico e che mostrano, ancora una volta, quanto sia raffinata e ricercata la sua estetica.

Se volete portarvi a casa una vera chicca da collezione come Mutations, il libro fotografico di Frank Ocean, vi basta cliccare qui.

Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie
Photography
Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie
Frank Ocean ha pubblicato un libro di sue fotografie
1 · 3
2 · 3
3 · 3
I paesaggi malinconici di Alana Celii

I paesaggi malinconici di Alana Celii

Anna Frattini · 6 ore fa · Photography

Alana Celii è una fotografa americana che ridefinisce tempo e significati scattando paesaggi e soggetti dall’aura malinconica e senza tempo. Ora photo editor del New York Times, precedentemente ha lavorato sia per il Wall Street Journal che per il TIME parallelamente alla sua carriera nella fotografia. La sua prima monografia, Paradise Falling, è una serie di fotografie che ridefinisce la sensazione di perdita mostrando cosa significa sentirsi persi attraverso metafore che guardano all’astrologia, al mito e al simbolismo.

Per Celii il punto di partenza è la natura, immortalata talvolta scattando senza soluzione di continuità e improvvisando. Dopo Paradise Falling, la fotografa americana ha iniziato un progetto nuovo alla scoperta dei paesaggi della West Coast dopo il suo trasferimento in California. In queste immagini è chiara la matrice californiana nelle textures e nei colori intensi riconoscibilissimi nei paesaggi sconfinati immortalati dalla fotografa.

Per scoprire altri scatti di Alana Celii qui il suo profilo Instagram.

Ph. courtesy Alana Celii

I paesaggi malinconici di Alana Celii
Photography
I paesaggi malinconici di Alana Celii
I paesaggi malinconici di Alana Celii
1 · 10
2 · 10
3 · 10
4 · 10
5 · 10
6 · 10
7 · 10
8 · 10
9 · 10
10 · 10
La fotografia eterea di Matteo Zanin

La fotografia eterea di Matteo Zanin

Giorgia Massari · 5 giorni fa · Photography

“Ci sono ipotesi diverse su come siamo venuti al mondo, c’è chi dice dagli animali come conseguenza dell’evoluzione della specie e c’è chi dice per mano di Dio, ma di certo sappiamo che quando lasceremo questo pianeta, ciò che resterà di noi sarà solo polvere.” con queste parole il fotografo italiano Matteo Zanin (1986) riflette sul nostro destino attraverso una serie di scatti di nudo artistico. La polvere, le briciole, i detriti, le ceneri sono il punto di partenza del suo progetto fotografico POLVERE in cui la materia naturale e il corpo umano diventano una cosa sola.

Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al

In un’ambiente arido, privo di vegetazione, una donna nuda, dall’aspetto candido e leggero vaga nel desertico paesaggio, mimetizzandosi e amalgamandosi ad esso. “La donna è l’essere vivente che più si avvicina alla natura, perché come lei è l’unica che può creare un’altra vita.” riflette Zanin.

Gli scatti appartengono ad una sfera eterea, che rimanda lo spettatore ad uno scenario quasi apocalittico. L’ultima donna sul pianeta, una ninfa solitaria, in cerca di acqua, di una fonte di vita. Con il tempo il suo corpo si congiunge alla natura, fino a diventare parte della stessa. Contorcendosi imita le sue forme, abbracciandola le dimostra il suo amore.

La passione per la Street photography e il suo approccio cinematografico, oltre alla sua esperienza nel campo della moda, emergono particolarmente nella serie POLVERE, capace di riassumere l’identità artistica di Matteo Zanin e di restituire una serie di sentimenti contrastanti. La natura può dare ma può anche togliere.

Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al
Matteo Zanin Polvere | Collater.al

Courtesy and credits Matteo Zanin

La fotografia eterea di Matteo Zanin
Photography
La fotografia eterea di Matteo Zanin
La fotografia eterea di Matteo Zanin
1 · 8
2 · 8
3 · 8
4 · 8
5 · 8
6 · 8
7 · 8
8 · 8
Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America

Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America

Anna Frattini · 6 giorni fa · Photography

Classe 1980, J. Jason Chambers è un fotografo americano che racconta l’America attraverso i suoi scatti, viaggiando di stato in stato e ispirandosi al New Topographics Movement. Scorrendo fra gli scatti del fotografo sembra di vedere un’America molto diversa da quella che ci immaginiamo. Insegne al neon luminose, stazioni di servizio e vecchie automobili sospese in un’atmosfera quasi cinematografica. Chambers sembra essere in continuo movimento, dalla California fino a Wall Street passando per il deserto. Le fotografie scattate a New York fanno da contraltare alle suggestioni desertiche del New Mexico e ai panorami texani di Marfa.

La riflessione di J. Jason Chambers su una nuova topografia influenzata dall’uomo si ispira a una mostra risalente al 1975 a Rochester, New Topographics. In questa occasione furono esposti 10 fotografi alle prese con l’arrivo del Concettualismo e del Minimalismo nella fotografia degli anni ’70. Il SFMoMA, nel 2010, ha deciso di riportare in vita questa mostra rivelando il ponte pre-esistente fra il mondo dell’arte contemporanea e quello della fotografia.

Il punto di incontro fra la fotografia di J. Jason Chambers e New Topographics sta nel rapporto fra l’uomo e l’ambiente. Stazioni di servizio, motel o parcheggi fanno ormai parte del nostro immaginario quando si parla di paesaggistica così oggi come negli anni ’70.

J. Jason Chambers

Per scoprire altri scatti di J. Jason Chambers qui il suo profilo Instagram.

Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America
Photography
Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America
Le fotografie di J. Jason Chambers raccontano l’America
1 · 7
2 · 7
3 · 7
4 · 7
5 · 7
6 · 7
7 · 7
Altri articoli che consigliamo