Se appartenete a quella categoria di persone che quando entrano in una chiesa o in un luogo sacro pieno a dismisura di decorazioni, marmi, statue, candele, luci, affreschi, pensano che sia un po’ troppo, allora dovete assolutamente scoprire il progetto della Earth Chapel firmato da JPAG.
I creativi dello studio libanese, che abbiamo conosciuto poco tempo fa quando abbiamo parlato del loro “Related Stories”, un racconto su come gli appartamenti siano cambiati in seguito alla pandemia, tornano a farci riflettere con un progetto tanto semplice quanto sorprendente.
Earth Chapel è l’idea di luogo sacro secondo i designer di JPAG che lo hanno immaginato in un ambiente lontano dalla città, dal rumore e dal caos, ovvero nascosto tra gli alberi della Al-Ozer Forest, sul Monte Libano. Un posto perfetto per riscoprire il legame con la natura e per tornare in contatto col proprio io interiore.
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La cappella si presenta come un’enorme scatola con la base e il tetto in cemento e le quattro facciate interamente i legno traforato, dalle quali di giorno i raggi del sole riescono delicatamente a penetrare e di notte la luce artificiale trasforma la struttura in una sorta di lanterna in mezzo al buio della foresta.
Come in ogni cappella, anche nella Earth Chapel troviamo un altare e posti a sedere e per sottolineare la sacralità del luogo, l’ingresso è stato pensato di un’altezza che costringe chi entra a inchinarsi, in segno di rispetto.
Infine, sebbene i creativi di JPAG abbiano pensato la cappella circondata dalla Al-Ozer, le sue fondamenta e il fatto che sia rialzata circa di un metro dal suolo, la rendono adatta a qualsiasi luogo.