Dopo pochi secondi dall’inizio del video del mini show della Fall/Winter 22 di Junya Watanabe MAN, sono stato catapultato direttamente nel 1996 e non sono riuscito a stare fermo sulla sedia e ho completamente abbandono ogni pudore ballando come un pazzo.
Sì perché per questa collezione il designer giapponese ha collaborato con un pezzo di storia della musica e, più in generale, degli anni ’90 e 2000, Jay Kay, front-man e leader dei Jamiroquai.
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Alzi la mano chi non ricorda Virtual Insanity, singolo estratto da Travelling Without Moving, terzo album in studio dei Jamiroquai, ecco, la presentazione digitale della collezione è una sorta di remake del famosissimo video del pezzo dei Jamiroquai, in cui Jay Kay balla in modo assolutamente iconico all’interno di una stanza semivuota, dal soffitto grigio e dall’atmosfera asettica.
Jay Kay ha fondato i Jamiroquai nel 1992 riscuotendo un successo enorme a livello globale non solo per la sua voce peculiare ma anche per il suo stile unico che prende ispirazione dagli Irochesi o Haudenosaunee, una popolazione di nativi americani originariamente stanziati tra gli attuali Stati Uniti d’America e il Canada da cui la band prende il nome, e da altre culture indigne del mondo. Non mancano le collaborazioni, tra le più importanti citiamo quella con Carhartt, Levi’s e New Balance.
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Junya Watanabe, Jay Kay e la Segreteria della Cultura messicana hanno unito le forze per questa FW22 che mette insieme l’estetica del designer giapponese con i colori e i pattern tipici degli Irochesi e con l’originalità di Jay Kay.
Oltre ai capispalla drappeggiati e dai motivi vivaci che richiamano quelli delle popolazioni indigene nativo-americane, anche in collaborazione con Pendleton Woolen Mills, e le giacche e i maglioni con disegni patchwork, i cappelli (parte fondamentale e super caratterizzante di Jay Kay) arrivano direttamente dal designer londinese Benny Andallo.
Qui di seguito potete dare un’occhiata al mini show della FW22 di Junya Watanabe MAN.