Solitamente quella dell’illustratore è una carriera che inizia in giovane età, a volte in seguito a corsi di specializzazione o a scuole d’arte. È proprio per questo motivo che la storia di Luis Mendo ci sembra atipica e ci fa sorridere.
Luis, infatti, è arrivato al mondo dell’illustrazione relativamente di recente, circa otto anni fa, dopo aver lavorato quasi vent’anni nel campo del design editoriale.
Dopo aver ricoperto per anni il ruolo di Art Director a Barcellona e ad Amsterdam collaborando con riviste e magazine, nel 2013 ha deciso di cambiare la propria vita prendendosi un anno sabbatico da trascorrere a Tokyo. Una volta terminato l’anno, però, Luis Mendo non è mai tornato ad Amsterdam e si è ricostruito una vita in Giappone dove per motivi legati alla lingua non ha potuto riprendere il suo lavoro in campo editoriale e si è dedicato totalmente all’illustrazione.
In breve tempo ha cominciato a riscuotere un discreto successo, trovando anche un’agenzia di illustrazione che lo rappresentasse. Oggi, ad anni di distanza da quel momento, Luis Mendo è rappresentato dall’agenzia Handsome Frank e conta collaborazioni internazionali con The New York Times, The Washington Post, Wired, New York Magazine, Monocle, Apple and Uniqlo.
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Ciò che caratterizza il suo lavoro è quello che lui stesso definisce uno stile “analogico digitale”. Utilizzando iPad Pro e Procreate, l’illustratore riesce a rievocare il tratto della matita sul foglio bianco, le macchie di colore tipiche dell’acquerello e quelle piccole imperfezioni che rendono il tutto ancora più vero.

Il mondo che lo circonda, le strade di Tokyo e delle città che visita, le scene che nota passeggiando e ciò che gli capita diventano i soggetti delle sue illustrazioni che hanno un non so che di infantile, semplice e delicato.
Noi abbiamo selezionato solo alcuni dei suoi lavori, ma seguitelo su Instagram per non perdervi i prossimi.



