Nel mondo femminile, si sa, ci sono un’infinità di argomenti tabù. Questioni un po’ scomode che ogni volta che vengono affrontate, le donne si sentono in imbarazzo. Mestruazioni, sesso e molti altri sono solo una piccola parte di questi. Quello che però accomuna più donne e che può essere definito come il Re dei tabù, è sicuramente la masturbazione. In genere, tutto il mondo della sessualità è un argomento difficile da esternare per una donna. Per un uomo è semplice parlarne. Probabilmente perché si sono instaurate dinamiche sociali inspiegabili tali per cui esprimere qualcosa riguardo questo argomento così intimo possa mettere in soggezione molte donne.
Per questo motivo Marika Hackman, una cantante inglese, ha scritto Hand Solo, un brano estratto dall’album Any Human Friend, uscito lo scorso agosto il cui testo della canzone sembra essere un vero e proprio inno alla masturbazione femminile. Questo celebra il tema porgendo una sorta di accusa alla società fortemente maschilista in cui da sempre viviamo.
La traccia è accompagnata anche da un video diretto del regista Samuel J. Bailey il quale ha voluto realizzare un cortometraggio di quasi quattro minuti. Qui viene trattato l’argomento con molta ironia e con metafore che rappresentano in maniera astratta l’atto della masturbazione dall’inizio alla fine. Seppur molto esplicito, il filmato non è volgare e non presenta scene troppo spinte. All’interno sono presenti delle mani che accarezzano degli oggetti come torte, lavandini, mollette per stendere gli abiti, lenzuola, cappuccini, ventagli ecc. Il video di Hand Solo inizia con una citazione di Susie Bright, una giornalista e scrittrice americana molto attiva sul fronte del femminismo:
Dietro ogni condanna erotica c’è un ipocrita ardente.
Per il progetto, Marika Hackman e Bailey hanno anche raccolto anonimamente pensieri e storie sulla masturbazione da parte delle donne. Questi appaiono alla fine del filmato come se fossero i titoli di coda.