Negli anni ’90 l’immaginario di Miami Beach era immagine della coolness americana. Anche oltreoceano i neon e il paesaggio della Florida hanno suscitato un forte fascino, che riguardava principalmente lo stile di vita. Nel 1992 però, a fine agosto l’urgano Andrew (il secondo più distruttivo nella storia degli USA) distrusse gran parte della costa di Miami e negli anni seguenti vennero coinvolti diversi studi di architettura per ricostruire alcune aree e simboli della città. tra questi vennero scelte le torrette di salvataggio di Miami Beach e il progetto venne affidato a William Lane Architect, che realizzò nel 1995 cinque torrette che diventarono presto simbolo della East Coast.
A distanza di quasi vent’anni dal primo progetto, lo studio di architetti ha realizzato sei nuovi prototipi per rinnovare, come dopo l’uragano, le 36 torrette della spiaggia più famosa della Florida.
Le torrette non assolvono solo il compito pratico di controllo dei bagnanti, ma sono un vero segno identitaio della città. Le forme di queste strutture in legno esprimono tutta la vivacità e i colori di Miami, con il suo tipico Cracker Style e i colori che si confondono con quelli delle palme e dell’oceano.
Le forme appuntite e curve, così come i colori da cartoon anche nei nuovi progetti sono l’elemento distintivo di queste strutture. I rosa accesi, il verde e il rosso si esaltano sotto al sole di Miami e conservano, rinnovandola, l’anima di un paradiso per local e turisti.





