L’arte ha da sempre il potere di unire le persone, nonostante le differenze sociali, economiche e culturali. Chiunque può fermarsi davanti a un quadro e godere della sua bellezza e da quando l’arte è uscita dai musei e invaso le strade, grazie al lavoro di street e urban artist, è entrata a far parte delle nostre vite, dei viaggi per andare al lavoro e delle passeggiate della domenica.
Finché non lo vediamo con i nostri occhi è impossibile capire quale potere possa avere un murale, quanto i suoi colori possano davvero donare nuova vita a una strada o un quartiere e, soprattutto, quanto il processo di realizzazione sia un sano momento di aggregazione per i cittadini.
È esattamente ciò che è successo a inizio settembre nel quartiere Comasina, a nord di Milano, dove per una settimana Mister Thoms ha lavorato incessantemente a un murale realizzato in collaborazione con ActionAid nell’ambito del progetto UIA.Città di Milano.

Su un muro di Piazza Gasparri ha dato vita al murale intitolato “Master the Force” con il quale è riuscito a dare forma a paure, sogni e speranze di alcuni ragazzi e alcune ragazze del quartiere che a luglio hanno partecipato agli Street Art Lab, imparando a tradurre in arte i propri sentimenti e i propri pensieri, e che poi hanno realmente aiutato Mister Thoms nella realizzazione dell’opera.
L’artwork mostra un enorme drago, che oltre a ricordare il biscione visconteo – simbolo della città di Milano -, rappresenta la forza interiore che ognuno di noi ha e che bisogna scoprire e imparare a domare. È proprio da questo che deriva il nome “Master the Force”. Per tutta la sua lunghezza, il drago ospita sulla sua schiena diversi personaggi ed elementi, ciascuno dei quali incarna superpoteri o speranze descritte dai ragazzi e dalle ragazze durante i laboratori artistici.
Si parte dai meccanismi che tengono insieme il corpo del drago, simbolo di un’industrializzazione ed evoluzione necessaria per ogni città che voglia sopravvivere nel mondo di oggi e si passa per il fuoco che ha un duplice significato, da una parte è forza distruttrice e dall’altra fiamma che alimenta la creatività tipica dell’adolescenza.

Troviamo un anziano e un bambino insieme che rappresentano due generazioni diverse che vivono nella stessa comunità, esattamente come la coppia formata da mamma e figlia, realizzata come sempre seguendo l’idea di una delle ragazze che hanno partecipato ai laboratori, rappresentativa della numerosa comunità cinese del territorio.
Si può notare anche una figura mascherata che riprende il personaggio di un maestro d’armi che prepara i giovani guerrieri ad affrontare i demoni di un noto manga.
Per finire – in virtù del legame che il progetto vuole creare tra centro e periferie – non può mancare lo skyline di Milano, da Piazza Duomo, con tanto di statua di Vittorio Emanuele II, fino all’inconfondibile Parrocchia San Bernardo del quartiere Comasina.
Noi di Collater.al abbiamo avuto la fortuna di seguire la settimana di lavori e vedere i cittadini del quartiere scoprire di giorno in giorno i progressi del murale e dare le loro personali interpretazioni.
Guardate le foto dell’opera qui sotto e guardate il video per scoprirle attraverso le parole di Mister Thoms.


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