È il 2002 quando il presidente egiziano Hosni Mubarak posa la prima pietra del più grande museo al mondo dedicato alla civiltà egizia. A vent’anni di distanza il GEM – Grand Egyptian Museum non ha ancora accolto nessun visitatore, ma in questi giorni è stata comunicata una data per la possibile apertura: novembre 2022.
Manca poco quindi all’inaugurazione del più grande e completo museo egizio al mondo, realizzato due chilometri a nord-ovest dalla Necropoli di Giza. Le pareti nord e sud dell’edificio, progettato dallo studio di architettura irlandese Heneghan Peng, si allineano infatti con quelle delle Piramidi di Cheope e Micerino, definendo un’area di 500mila mq.

Da anni i responsabili del progetto hanno iniziato a spostare le opere di arte egizia nell’area del GEM. Già nel 2006 la statua di Ramses II, alta 11 metri e pesante 75 tonnellate, era stata spostata dal Cairo all’altopiano di Giza, mentre nel 2018 sono stati trasportati i carri del faraone Tutankhamon, sopravvissuti così all’incendio appiccato nel 2018 nel museo della capitale egiziana.
Il GEM conterrà un totale di 100mila manufatti, esposti in ordine cronologico e provenienti non solo dal museo del Cairo – ad oggi il più grande se si parla di arte egizia – ma anche da altri siti quali Luxor o Alessandria. Maschere in oro, sarcofagi, oggetti dall’enorme valore artistico e storico, ma anche opere monumentali, tutto questo sarà esposto a partire dalla seconda metà del 2022, nell’edificio triangolare in alabastro che completerà il sito archeologico di Giza.