Ogni artista utilizza uno strumento per rendere concreta e visibile un’idea. Gli strumenti dell’artista si sono evoluti insieme alle tecnologie. Dalla pittura è nata la fotografia, dalla fotografia è nato il cinema e dunque il video, con il video è nata la televisione.
Esiste però un modo di fare arte che abbandona l’utilizzo di uno strumento fisico e utilizza per esempio il corpo stesso dell’artista. In molti casi si chiama body art, in altri semplicemente performance.
Nel caso di Tony Orrico, performance artist e ballerino, il corpo stesso diviene strumento, esattamente uno “Spirograph“ che agisce su grandi superfici sulle quali l’artista si applica interamente e disegna un grafico del movimento corporeo.
Le sue opere sono espressione di equilibrio, simmetria ed euritmia. Orrico diventa uno strumento della matematica.
Osservarlo dal vivo, contemplarne il ritmo e il metodo d’azione, (la performance può durare fino a 4 ore) conferisce all’osservatore una suggestione maggiore, a differenza del video chiaramente.
“Lartista ha sentito la necessità di lavorare sul corpo come punto di vista e punto di partenza”.
J.P. Sartre
Thanks to Kira