La magia di una fotografia a lunga esposizione deriva dal fatto che la dimensione del tempo può essere imprigionata e resa visibile, dando così vita a una rappresentazione tridimensionale su due dimensioni.
Vassilis Tangoulis, fotografo greco pluripremiato, non ha mai avuto intenzione di riportare la realtà nelle sue immagini, ma di mostrare lo scorrere del tempo, evocando il mondo surreale e minimalista che aleggia nei suoi sogni, sereno ma inquietante.
Sogni in bianco e nero, figure semplici, oggetti o artefatti collocati in ampi spazi negativi.
Nei sogni il tempo non scorre in modo lineare. Può essere fermato, possiamo assistere a un evento in più luoghi, contemporaneamente. Tangoulis ha deciso di portare questa sensazione di time-out-of-joint all’interno dei suoi paesaggi.
“I tried to take realistic photos but never felt satisfied. At that moment neutral density filters came to my life and a new surrealistic world –the world I always see in my dreams- could be captured by my camera.”
Il bianco e nero semplifica l’immagine, la spoglia, permette al fotografo di trainare l’interesse dello spettatore su un unico soggetto, un albero, una piccola casa su una collina, senza la distrazione del colore. In questo modo accompagna lo spettatore a costruire la propria storia, mentre si trova intento a vagare tra lo spazio delle sue immagini.
Ogni immagine è un perfetto bilanciamento tra ispirazione e impostazione tecnica, sogno e sperimentazione. Scattare una foto resta comunque una cosa seria. Dopo tutto Ansel Adams disse: “Quando le parole non sono chiare, mi concentrerò con le fotografie. Quando le immagini diventano inadeguate, mi accontenterò del silenzio.”
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