Circa due anni fa avevamo parlato del progetto fotografico Realpolitik: La terza Repubblica di Luca Santese e Marco P. Valli. Il libro edito da Cesura Publish mostrava un ritratto completo e vero del Governo Conte attraverso primi piani di politici, i volti dei partecipanti alle manifestazioni, ma anche piccoli dettagli che riescono a catturare l’atmosfera politica e sociale del Paese.
Una volta terminato il progetto Realpolitik, Luca Santese e Marco P. Valli non hanno perso interesse per il mondo della politica italiana, ma hanno deciso di concentrare tutta la loro ricerca artistica su un solo personaggio, forse il più emblematico, Matteo Salvini.

Questa scelta deriva da fatto di aver riconosciuto un carattere innovativo nel linguaggio adottato dal leader della Lega che, in un certo senso, ha tolto ai fotografi la possibilità di fare il proprio mestiere. Infatti, se prima la rappresentazione dei politici era affidata ai fotografi, nel caso di Salvini è egli stesso a produrre delle immagini di se, finendo per autorappresentarsi, o ad appropriarsi di immagini di altri usandole a proprio vantaggio.
I due fotografi non sono estranei a questa pratica. Una delle fotografie presenti in Realpolitik che mostra Salvini in primissimo piano fu scelta come foto di copertina per un numero del Time in cui veniva criticato l’operato del leader della Lega. Nonostante il tono e le argomentazioni dell’articolo, Salvini decise di utilizzare quello stesso scatto in diverse occasioni.
Spinti dalla voglia di riappropriarsi del proprio ruolo e di restituire al pubblico una documentazione organica dell’attività politica salviniana, Luca Santese e Marco P. Valli hanno dato vita a un nuovo volume intitolato “Il corpo del Capitano” e sempre edito da Cesura Publish.
Adottando uno stile caratterizzato dall’uso del bianco e nero, che si contrappone all’estetica della comunicazione di Salvini, i fotografi sezionano il corpo del Capitano catturandone piccole parti, dalle dita alla bocca, dalla barba agli occhi, per poi continuare questa analisi con gli oggetti che ormai fanno parte della sfaccettata figura salviniana, dal crocifisso alle magliette con le scritte stampate.
Per la copertina del libro è stata scelta quella stessa foto apparsa sul time ma svuotata degli occhi: il volto di Salvini diventa una maschera, facendo riferimento alla capacità del politico di incarnare decine e decine di ruoli diversi.
Alla fine però, una domanda sorge spontanea ed è la stessa che troviamo a inizio libro: «A chi appartiene dunque il corpo del Capitano? A Matteo Salvini, a tutti, a nessuno.»
